Legge delega sulla disabilità: approvato dal Cdm il primo decreto legislativo

Legge delega sulla disabilità: approvato dal Cdm il primo decreto legislativo

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Via libera dal Consiglio dei Ministri, in esame preliminare, al decreto per la Riqualificazione dei servizi pubblici per l’inclusione e l’accessibilità, in attuazione dell’articolo 2, comma 2, lettera e) della legge 22 dicembre 2021, n. 227

Prosegue il percorso per la attuazione della Legge delega sulla disabilità, con l’approvazione al CdM del primo decreto attuativo della Legge 22 dicembre 2021, n. 227. Nella giornata di ieri, 1 maggio 2023, il Consiglio dei Ministri ha infatti approvato il primo decreto che dà attuazione all’articolo 2, comma 2, lettera e della legge che dovrà riorganizzare la normativa in materia di disabilità.

Nello specifico, su proposta della Ministra per le disabilità, Alessandra Locatelli, il Consiglio dei Ministri ha approvato, in esame preliminare, un decreto legislativo che, in attuazione dell’articolo 2, comma 2, lettera e), della L.227/2001, introduce norme relative alla riqualificazione dei servizi pubblici per l’inclusione e l’accessibilità.
Le disposizioni mirano a garantire l’uniformità della tutela dei lavoratori con disabilità sul territorio nazionale – garntendo loro la fruizione degli spazi fisici e delle postazioni lavorative – e l’accessibilità ai servizi forniti dalle pubbliche amministrazioni.

UNA FIGURA DEDICATA ALL’ACCESSIBILITÀ
Nell’annuncio della approvazione, leggiamo che viene prevista l’introduzione di un’apposita figura qualificata nell’ambito delle pubbliche amministrazioni, preposta alla programmazione strategica della piena accessibilità delle amministrazioni da parte delle persone con disabilità. A tale figura spetta il compito di individuare le modalità e le azioni dirette a realizzare la piena accessibilità alle amministrazioni, fisica e digitale, da parte dei cittadini ultrasessantacinquenni e dei cittadini con disabilità; la stessa figura propone tali attività tra gli obiettivi programmatici e strategici della performance dell’amministrazione.

ACCESSIBILITÀ NEL SISTEMA DI VALUTAZIONE DEI RISULTATI
Inoltre, il decreto prevede che gli obiettivi di tutela e accessibilità delle persone con disabilità nell’esercizio delle prestazioni lavorative e nell’accesso e fruizione dei servizi della pubblica amministrazione entrino a far parte del sistema di valutazione dei risultati anche in relazione alla responsabilità dei dirigenti.
Nel testo si estende anche il campo di applicazione dell’azione collettiva nei confronti delle pubbliche amministrazioni nei casi di mancata attuazione o violazione dei livelli essenziali per l’inclusione sociale e l’accessibilità delle persone con disabilità o degli obblighi previsti.

CONTRIBUTI A IMPRESE SOCIALI
La FISH (federazione Italiana per il superamento dell’handicap) sottolinea poi, nelle misure approvate dal CDM il 1 maggio, la presenza di due proposte per il sostegno al terzo settore. Il primo intervento prevede un contributo alle imprese sociali che hanno nel loro organico figure professionali che accompagnano la persona con disabilità durante il percorso di inserimento lavorativo e che si impegnano nel patto di servizio personalizzato.
Il secondo, che stanzia un contributo pari a 7 milioni di euro in favore degli enti del terzo settore che avranno assunto, con contratto di lavoro a tempo indeterminato, tra 1 agosto 2022 ed il 31 dicembre 2023, giovani con disabilità tra i 18 e i 35 anni.

ORA AVANTI CON GLI ALTRI DECRETI
Questo, dunque, è il primo dei decreti che dovranno dare applicazione alla Legge delega sulla disabilità, la quale prevede una riforma sostanziale del tema, il cui fulcro sarà la definizione di un nuovo sistema di riconoscimento della condizione di disabilità, in linea con la Convenzione Onu, che si baserà sulla valutazione multidisciplinare della persona, finalizzata all’elaborazione di progetti di vita personalizzati. I punti oggetto della norma sono numerosi, e toccano proprio il cuore della normativa sulla disabilità: dalla definizione della condizione della disabilità alla modifica della condizione di accertamento, dalla vita indipendente alla lotta alla segregazione.
Considerata la portata riformista della misura, richiama a una rapida approvazione anche degli altri decreti il presidente di FISH, Vincenzo FalabellaL’approvazione del decreto di ieri è segnale importante, che deve sollecitare tutti gli attori interessati a proseguire su questa strada per arrivare nei tempi stabiliti ad approvare i restanti decreti applicativi utili alla riforma in atto. L’accessibilità universale ai servizi forniti dalle pubbliche amministrazioni diventa fondamentale per garantire ai lavoratori e lavoratrici con disabilità lo svolgimento delle loro mansioni e dei loro ruoli in piena autonomia. Bene l’erogazione del contributo per il 2023, ma sarà necessario integrarlo successivamente se vogliamo strutturare una grande riforma della legge 68”.

Fonte: Disabili.com

04/05/2023