Il traguardo del decreto di aggiornamento dei Lea dovrebbe essere ormai prossimo. Dopo l’ok del ,. Lorenzin: "Questione di giorni, a settembre avremo i nuovi Livelli, il nuovo nomenclatore e il piano nazionale vaccini. Nuove terapie, trattamenti e strumenti ai pazienti italiani in modo omogeneo"
ROMA – I nuovi Lea stanno finalmente uscendo dallo "stallo" in cui da mesi erano impantanati: dopo il botta e risposta tra la titolare del dicastero della Salute, Beatrice Lorenzin, e la Conferenza Stato-Regioni, ieri è giunto il via libera del ministero dell’Economia, indispensabile per far procedere dritto verso il traguardo il decreto di aggiornamento dei Livelli essenziali di assistenza, atteso e sospirato. L’annuncio di Lorenzin è arrivato a margine dell’inaugurazione a Bologna del nuovo polo cardiochirurgico del Policlinico Sant”Orsola "I Lea sono in Conferenza ma penso sia solo una questione di giorni e a settembre avremo i nuovi Livelli, il nuovo nomenclatore per le protesi audiovisive e il piano nazionale vaccini. Si tratta nell’insieme del fulcro del Patto per la salute, perché ci permette di dare nuove terapie, trattamenti e strumenti ai pazienti italiani in modo omogeneo sul territorio nazionale dopo, in alcuni casi, quasi vent’anni. È veramente un provvedimento importantissimo che apre una nuova stagione". L’obiettivo, spiega Lorenzin, è "garantire a tutti l’accesso alle terapie per prendere in carico i pazienti in modo equo. Purtroppo oggi ci sono ancora dislivelli tra Regioni e Regioni, dove le liste d’attesa sono a un livello tale da impedire di fatto l”accesso alle terapie alle fasce più disagiate".
Fra le principali novità contenute nei nuovi Lea vi sono l’aggiornamento del nomenclatore della specialistica ambulatoriale (fermo al 1996) e quello del nomenclatore dell’assistenza protesica (fermo al 1999). Rinnovato nei nuovi Lea anche l’elenco delle malattie rare, con l’inserimento di oltre 110 nuove patologie tra cui sarcoidiosi, sclerosi sistemica progressiva e miastenia grave. Le prestazioni relative alle malattie rare sono erogate in regime di esenzione. Esce invece dalle malattie rare la celiachia, che entra nel gruppo delle patologie croniche: sarà sufficiente la certificazione di uno specialista per ottenere il nuovo attestato di esenzione, che riguarderà tutte le prestazioni utili al monitoraggio della patologia e alla prevenzione di eventuali complicanze. Per i celiaci è però mantenuta la disciplina della concessione degli alimenti. Come più volte annunciato, anche la fecondazione eterologa sarà inserita nei Lea.
Fonte: Superabile.it
03/08/2016