Un percorso interattivo di quarantacinque minuti in cinque stanze immerse nella totale oscurità, con l’accompagnamento di guide non vedenti, durante il quale si impara a relazionarsi con lo spazio affidandosi all’udito, al tatto, all’olfatto e al gusto. Non una simulazione della cecità, ma piuttosto la riscoperta della realtà attraverso nuove modalità e la valorizzazione degli altri sensi. Questo è "Dialogo nel buio", la mostra-percorso multisensoriale che all’Istituto dei Ciechi di Milano è già stata visitata da oltre quattrocentomila persone e che ora è approdata a Genova, dove resterà fino al 1° luglio 2012
Mostra-percorso multisensoriale, che si compie in totale assenza di luce, con l’accompagnamento di guide non vedenti, Dialogo nel buio è ospitata stabilmente nella sede dell’Istituto dei Ciechi di Milano ed è già stata visitata da oltre quattrocentomila persone (se ne legga nel nostro sito anche cliccando qui).
Ora la mostra è arrivata dal 14 ottobre a Genova, grazie all’Istituto per la Riabilitazione delle Disabilità Visive David Chiossone e resterà nel centro storico del capoluogo ligure fino al 1° luglio 2012, ospitata in una struttura mobile di 260 metri quadrati.
Il tutto è stato possibile grazie anche al lavoro di PBCOM, agenzia di comunicazione leader in Liguria, che convinta del valore culturale e di sensibilizzazione dell’iniziativa, ha curato la grafica esterna della struttura e tutti i materiali di comunicazione, partecipando con le proprie specifiche competenze alla realizzazione di un obiettivo comune per la valorizzazione delle risorse del territorio.
Dialogo nel Buio, come accennato, è un percorso interattivo di quarantacinque minuti in cinque stanze immerse nella totale oscurità, durante il quale si impara a relazionarsi con lo spazio affidandosi all’udito, al tatto, all’olfatto e al gusto. Non dunque una simulazione della cecità, ma piuttosto la riscoperta della realtà attraverso nuove modalità e la valorizzazione degli altri sensi. Ed è anche questo il principio ispiratore della grafica basata sul buio/nero, da cui emergono le parole del sentire con gli altri sensi.
Da segnalare, infine, che per il progetto l’Istituto Chiossone ha strettamente collaborato – oltre che con PBCOM – anche con le Istituzioni locali e con altre, importanti aziende e realtà commerciali. (S.B.)
Fonte: Superando.it
28/11/11