E’ ancora in lavorazione, ma "ha il coraggio di mostrare il baskstage" il portale di Gianluca Nicoletti: racconterà a 360 gradi la vita di questi "stralunati" e delle loro famiglie. E per rompere il silenzio, arriva "Tommy e gli altri", il film in soggettiva sull’autismo
ROMA – Ha l’ambizione di essere il primo sito a 360 gradi sull’autismo e il coraggio di far vedere il proprio "backstage": così "Pernoiautistici", il portale ideato e creato dal giornalista Gianluca Nicoletti, inizia a girare, in forma ancora non definitiva, per iniziare a raccontare, tramite squarci di realtà, i vari aspetti della vita di questa vita "stralunata". Nelle intenzioni di Nicoletti, dovrà essere "il più importante aggregatore di senso e di cultura sull’autismo in Italia, riconoscibile come autorevole supporto che intercetti servizi e sappia mediare informazioni, certificare le notizie prese dalla rete o pubblicate dai giornali con il supporto di un qualificato comitato scientifico". Le informazioni saranno raccolte e pubblicate giornalmente, in diverse categorie tematiche, anche queste "in progress".
E mentre compie i suoi primi passi nella rete, Pernoiautistici prova a squarciare il silenzio delle famiglie, quelle a cui il portale è dedicato, ma da cui, soprattutto, vuole essere popolato: famiglie che troppo spesso si rintanano nelle loro case, sopraffatte dalle "stramberie" dei loro ragazzi, rassegnate a una reclusione forzata e all’esilio da una società che non ha gli strumenti né l’interesse per capirle e incontrarle.
Per squarciare questo silenzio e sfidare questo isolamento, Nicoletti ha in mente un film, "Tommy e gli altri", di cui pubblica oggi un "teaser": un film in progress, come il sito, ma anche un film collettivo, perché saranno le famiglie a girarlo, offrendo la "soggettiva" del proprio ragazzo autistico e contribuendo così a svelare il suo mondo. "Tante famiglie mi stanno contattando spero che tante ancora si facciano avanti – dice Nicoletti – So che ne esistono centinaia di migliaia in Italia che si arrovellano sui miei stessi problemi. Voglio fare un film su Tommy e i suoi amici perché anche quei genitori abbiano il coraggio di uscire dal silenzio. Quel mutismo coatto a cui si condanna da solo chi pensa di avere avuto in sorte un figlio irraccontabile".
Fonte: Superabile.it
25/09/2015