Allergie, sono la quarta causa di malattia cronica in Italia

Allergie, sono la quarta causa di malattia cronica in Italia

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Il 10 ottobre al Museo del Novecento di Milano sarà possibile incontrare e "leggere" 19 libri: dall’infermiera che cura schizofrenici al giovane che ha perso la memoria o una parte di essa. E’ la "biblioteca vivente"

MILANO – Sono libri che si possono guardare negli occhi. Occhi di persone che vivono il problema della salute mentale. Sabato 10 ottobre, al Museo del Novecento (dalle ore 16.30 alle 20.30) di Milano, sarà possibile incontrare e leggere 19 libri della "Biblioteca vivente": dall’infermiera che cura schizofrenici e allo stesso tempo soffre di una malattia mentale al giovane che prende una botta in testa e perde (per sempre?) la memoria o una parte di essa. In circa mezz’ora è possibile farsi raccontare da queste donne e uomini la loro storia. "Mettono a disposizione dei lettori un pezzo della loro autobiografia -spiega Ulderico Maggi di Abcittà, una delle cooperative che ha organizzato l’evento-. È l’occasione per sfatare i tanti pregiudizi che circondano la malattia mentale e le persone che ne soffrono. È una mezz’ora in cui si possono magari fare quelle domande che non si osa altrimenti fare".

La Biblioteca vivente è una delle iniziative in programma a Milano in occasione delle Giornata mondiale della salute mentale, prevista appunto per il 10 ottobre, organizzate dalla diverse realtà che costituiscono il tavolo Salute mentale promosso dal Comune (vedi lancio successivo). La Biblioteca vivente si presenta come una vera e propria biblioteca, con i bibliotecari e un catalogo di libri umani tra cui scegliere. "Come avviene con i libri cartacei, anche con quelli viventi si crea un rapporto unico con il lettore -aggiunge Ulderico Maggi-. E da questi incontri si esce comunque cambiati". A Milano l’esperienza dei libri viventi è stata promossa anche in altri contesti e su altri temi: dai quartieri difficili (come Quarto Oggiaro o via Padova) ai detenuti, agli immigrati. "I pregiudizi esistono sempre nei confronti di tante categorie di persone o luoghi -sottolinea Ulderico Maggi -. Nessuno può dire di non aver pregiudizi, l’importante è esserne consapevoli e agire per superarli". Qui si seguito le "quarte di copertina" dei libri viventi che è possibile incontrare sabato al Museo del Novecento.

Giuliano – IL PROFUMO DELLA SALVIA In cerchio tutti diventano uguali. Fuori è diverso perché la malattia crea distanze e categorie. O meglio, le categorie sono nella testa delle persone. Anche le musiche indiane e lo shiatsu fanno la loro parte.

Korosh – UNA BOTTA E VIA Basta una botta in testa per entrare in un altro modo, in cui non ci sono più i riferimenti di una vita. La memoria ci ancora al passato e ci proietta nel futuro e non potervi più accedere – o solo in parte – costringe a ricostruire da capo tutto. Come il progetto di una app per non perdere tempo alle casse del supermercato.

Barbara – BASTA UNA PAROLA La parola prende tante forme. Lo sguardo sospettoso dei camerieri al bar. La preoccupazione dei parenti e degli amici. La distanza da assumere come operatrice nelle strutture per i malati psichici. Queste sono alcune delle tantissime "parole" che danno sostanza alla malattia mentale, che la rendono tangibile e scomoda, ma anche raggiungibile. Opera consigliata.

Michele – COLORI PAZZI I colori e le tele sono diventati per lui la via di contatto con la malattia. E la malattia è il motore della sua arte. I colori s’impastano con il disagio e il risultato è qualche cosa di bello e insostituibile. È il vivere di adesso.

Lucia – ANGELA DAGLI OCCHI AZZURRI Angela è bella. Ma urla e urla ancora. Con le urla, però, non si può fare nulla, neanche bere un caffè al bar. Solo quando scrive poesie o parla in tedesco le urla si tacciono. Poi un patto con Lucia cambia tutto, davanti allo specchio del bagno.

Rosalia – COME UN VERME SDRAIATO L’amica di una vita, ma non tutta la vita. La malattia penetra nel tuo essere profondamente ed è giusto e necessario che sia così, ma Rosalia riesce anche a riderci sopra. Ci parla, ne parla. E si batte perché non sia il limite che discrimina e rende i malati altro da quello che sono. Basta, infatti, doversi sdraiare sul lettino che improvvisamente gli altri si comportano in modo diverso.

Sandra – LA GUIDA ALPINA Il malato non è da solo, attorno ci sono mamme, papà, fratelli. Ognuno va sostenuto, nessuno è la causa o la soluzione, tutti sono d’aiuto. C’è chi si affida al sistema pubblico perché ha finito tutti i soldi nel privato e chi nasconde i problemi perché la vergona è troppo grande.

Alessandra – LA CURA AL QUADRATO Dall’impossibilità delle cure alla cura al quadrato, per se e per gli altri allo stesso tempo. Tanti si convincono che la malattia mentale sia troppo impalpabile per poterla curare veramente. Ma c’è l’esperienza di essere di sostegno ad altri con il proprio stesso disagio. E la scoperta dell’efficacia per tutti e due. La malattia e la cura sono processi di cambiamento.

Marco Pi. – FORZA, AL LAVORO! Peso o risorsa per la società? Lavoro e disagio psichico sono ritenuti spesso inconciliabili. Sentirsi uno schifo la mattina, un nuovo farmaco che fa barcollare e la volontà di tirarsi su per andare al lavoro.

Marco Pa. – IL VIAGGIO A BERLINO Lui era molto strano. Diagnosticato schizofrenico. Tutti pensavano che Andrea non potesse vivere che in un contesto protetto, che non potesse sopportare cambiamenti. Marco racconta del viaggio insieme ad Andrea fino a Berlino che ha ribaltato ogni convinzione svelandole come banali stereotipi.

Leonardo T. – LA FORMICA E LA MONTAGNA La storia di un padre e di una figlia. Alla ricerca di una diagnosi e forse di risposte sul perché della malattia. Tanti approdi e tante difficoltà nella selva dei servizi. Il desiderio di preservare un lavoro che è un diritto riservato solo al mondo dei "normali".

Silvia – IL CONFINE DENTRO La vita talvolta sembra procedere su un binario unico e diritto senza intoppi. Poi a un certo punto si deraglia perché sospinti da qualcuno o da qualcosa, e s’inizia a vedere le cose dal binario accanto. Il confine è la paura che abbiamo dentro.

Leonardo P. – SU E GIÙ TRA LE STELLE Non si può guarire, ma usando la "malattia" come arma, è possibile migliorare la propria qualità di vita. Questa è la convinzione di Leonardo, sostenuta da un viaggio tra esperienze di dolore profondo e ricerca di un equilibrio tra alti e bassi. Sempre fattivo.

Massimo – NANÀ E GLI ALTRI SENZA TEMPO Fumo da tutte le parti, ad altezza uomo. Dentro e intorno quaranta persone che girano intorno. Così inizia l’esperienza di Massimo in manicomio. La paura e poi le storie dei senzatempo e dei senzafuturo.

Darìa – LA SERRATURA DI CASA La svolta è la serratura di casa. Quando la smonta e la porta dal ferramenta per chiederne una nuova che lei stessa possa montare sulla porta d’ingresso. Per chiudere la porta sul passato fatto di violenza e di malessere non capito. Ma anche per aprire un’altra porta sul futuro fatto di comprensione e aiuto agli altri. Come fa bene!

Giancarlo – IL GIOCO DEGLI SPECCHI La paura come una parte terza che si contende te stesso in un gioco degli specchi. In questo gioco Giancarlo lavora per cercare quella scintilla di follia dentro di sé per scrivere i suoi romanzi.

Aldo Luca – L’ENCICLOPEDIA DELLE ETICHETTE Terrone, saldatore, giardiniere, cameriere, omosessuale, barista, Granatiere di Sardegna, batterista, barbone, scrittore, … sono tutte "etichette", a volte vere a volte no, che gli altri ti attaccano addosso, oggi Aldo Luca è solo se stesso, un libro umano, anzi una enciclopedia!

Cristina – PIERO E LE DONNE CHE NON AMA PIÙ L’elettroshock cancella tutto, anche l’amore. La storia di Piero ha segnato la vita dell’educatrice Cristina. L’inizio della malattia, le "cure" subite, gli amori dimenticati e l’intesa costruita per far fronte a un mondo che spesso non capisce.

Victor I – NOVE GIORNI Da ballerino di danza classica alla palestra, accettando il dolore fisico per superare se stesso. Un rapporto difficile con la madre, la nonna e anche la zia, tra Italia e Ucraina, cercando sempre di proteggersi. Un giovane libro metafisico alla ricerca della felicità e della fedeltà a se stesso.

Fonte: Superabile.it

09/10/2015