Vero e proprio cardine tra medico, paziente e famiglia, che contribuisce a fornire un servizio migliore in termini di qualità e assistenza alle persone affette da sclerosi multipla, l’infermiere impegnato in questo settore sta per evolvere ulteriormente il proprio ruolo, per diventare un “case manager”, ovvero una “guida” che consenta una reale presa in carico del paziente come persona. Di questo e altro si parla oggi, 13 ottobre, a Genova, durante la Giornata Nazionale della Società Infermieri Sclerosi Multipla (SISM)
Ha festeggiato lo scorso anno i suoi primi dieci anni di vita la SISM, la Società Infermieri Sclerosi Multipla, fondata dall’AISM (Associazione Italiana Sclerosi Multipla), per promuovere e sviluppare una formazione specialistica per gli infermieri che operano con persone con sclerosi multipla, allo scopo di favorirne il riconoscimento del ruolo professionale specifico, nella gestione di una malattia multifattoriale e cronica com’è appunto la sclerosi multipla, svolgendo un ruolo cardine di cerniera fra medico, paziente e famiglia e contribuendo a fornire un servizio migliore in termini di qualità e assistenza.
Oggi, 13 ottobre, la SISM – che fa parte anche dello IOMSN (International Organization of Multiple Sclerosis Nurses), ovvero la principale organizzazione internazionale di infermieri che operano nella sclerosi multipla – inaugura ai Magazzini del Cotone di Genova un nuovo percorso con la Giornata Nazionale SISM, all’interno del Congresso Nazionale della SIN (Società Italiana di Neurologia), rinnovando quindi la propria collaborazione con gli specialisti neurologi, a ulteriore conferma dell’importanza rivestita dal ruolo dell’infermiere nella sclerosi multipla, a partire dal momento della diagnosi e lungo tutto il decorso della malattia.
In tale occasione si farà il punto non solo sulle ultime novità nella ricerca e sui nuovi approcci terapeutici della sclerosi multipla, ma si affronteranno anche alcuni temi di particolare attualità, per arrivare a definire meglio i percorsi gestionali della malattia e le competenze di presa in carico dei pazienti, tramite la diffusione di informazioni e conoscenze sempre più appropriate. Per questo verrà presentato il modello del Case Manager, vera e propria “guida” verso un uso razionale e consapevole dei servizi, in grado di consentire la presa in carico del cittadino come persona, con il suo impatto all’interno della comunità e il tessuto sociale in cui vive, il sistema organizzativo della rete dei servizi e delle opportunità offerte dal Servizio Sanitario Nazionale.
Tra gli altri temi su cui ci si soffermerà durante la Giornata, anche quello relativo alle forme progressive di sclerosi multipla, ancora oggi orfane di terapie, sulle quali sta lavorando molto la ricerca di questi ultimi anni. Più di un milione di persone nel mondo ne sono affette, delineando una situazione allarmante, che esige azioni urgenti.
E ancora, si parlerà anche di sclerosi multipla in famiglia e da ultimo, ma non ultimo, di PDTA, i Percorsi Diagnostico Terapeutico Assistenziali, strumenti fondamentali per garantire alle persone con sclerosi multipla una corretta presa in carico socio sanitaria e integrata, che grazie anche all’impegno dell’AISM sono già presenti in alcune Regioni (Emilia Romagna, Lazio, Liguria, Sicilia, Toscana e Veneto).
Fonte: Superando.it
14/10/2015