Dal presidente della Società italiana di Ematologia parla di strategie di trattamento integrato per molte malattie neoplastiche del sangue: l’obiettivo è fare in modo che la terapia sia tollerabile e se possibile anche più breve
ROMA – "La possibilità di utilizzare l’immono-oncologia anche nei tumori del sangue rappresenta una svolta decisiva. Sono infatti molteplici i benefici, dal momento che l’immuno-terapia e’ una terapia che ha bassi effetti collaterali". Così Fabrizio Pane, presidente Sie (Società italiana di Ematologia). "È possibile combinare la somministrazione di anticorpi monoclonali- ha proseguito- e in questo senso abbiamo già vari esempi, con l’immunoterapia dei lonfomi, con la chemioterapia e con la chemioterapia più farmaci biologici, potenziando così le strategie di trattamento integrato, combinato o sequenziale, di molte malattie neoplastiche del sangue". E questo si traduce anche con una migliore qualità di vita dei pazienti: "Aumentare l’efficacia della terapia- ha spiegato Pane- senza aumentare gli effetti collaterali, infatti, sicuramente rende molto più tollerabile la terapia e magari anche più breve- ha concluso- perché si ottiene più rapidamente il risultato".
Fonte: Superabile.it
24/11/2015