Nella versione finale della legge di stabilità la conferma degli interventi contro la povertà assoluta e di quelli a favore della disabilità (vita indipendente e Dopo di noi). C’è anche una card per le famiglie numerose. E poi adozioni, tratta, gioco d’azzardo…
ROMA – Dopo due mesi di discussione è ormai definita anche nei suoi più piccoli dettagli la legge di stabilità per il 2016. Il testo approvato alla Camera torna al Senato per il suo ultimo passaggio, in tempo utile per l’entrata in vigore con l’arrivo del nuovo anno. Povertà, disabilità, famiglia sono i temi che – sul versante degli interventi di politiche sociali – qualificano il provvedimento: c’è un tentativo di avvio embrionale del Piano nazionale contro la povertà assoluta, con particolare riguardo alle famiglie con più figli minori; c’è un intervento specifico sul "Dopo di noi" con la conferma dei livelli già raggiunti quest’anno sulla non autosufficienza; c’è infine – novità introdotta in extremis – una "Carta per la famiglia" che darà la possibilità alle famiglie con almeno tre figli di avere sconti per usufruire di servizi pubblici e privati.
LOTTA ALLA POVERTA’. E’ il vero nodo qualificante, sul versante sociale, della legge di stabilità per il 2016. Il testo finale, a parte qualche lieve modifica, ricalca quello inserito fin nella versione approvata dal Consiglio dei ministri. Di fatto viene prevista per il 2016 un’estensione dell’attuale SIA su tutto il territorio nazionale, che per il 2016 viene indirizzato in particolare alle famiglie con figli, con interventi "in modo proporzionale al numero di figli minori o disabili". E tenendo conto – novità dell’ultimo minuto – anche della presenza di donne in stato di gravidanza. L’obiettivo poi, a partire dal 2017, è l’avvio di un vero e proprio Piano nazionale che sarà legato al riordino dell’intera normativa su trattamenti, indennità, assegni di natura assistenziale e prestazioni sociali in genere. Di fatto, una razionalizzazione di tutte le misure esistenti in una sola che costituisce il cardine della lotta alla povertà. Capitolo risorse: 600 milioni per il 2016, un miliardo di euro a partire dal 2017. Al fondo povertà andranno anche una parte delle risorse oggi incluse su fondi anti-disoccupazione: si parla di 30 milioni nel 2017 e di 54 milioni annui dal 2018 (niente, invece, per il 2016). Nel testo della legge c’è anche un Fondo per il contrasto alla povertà educativa minorile, alimentata da versamenti effettuati nell’ambito dell’attività istituzionale dalle fondazioni di origine bancaria, alla quale sarà riconosciuto un credito di imposta pari al 75%.
DISABILITA’. E’ il "Dopo di noi" la novità più rilevante della legge di stabilità 2016. Per il "Fondo per il sostegno di persone con disabilità grave prive di legami familiari" (che nascerà presso il Ministero del lavoro e delle Politiche sociali) vanno 90 milioni annui a decorrere dal 2016, per dare copertura finanziaria a interventi legislativi recanti misure per il sostegno di persone con disabilità grave prive di legami familiari. Ci sono poi 70 milioni per garantire l’assistenza per l’autonomia e la comunicazione personale agli alunni con disabilità, mentre il Fondo per la non autosufficienza, che poteva già contare dallo scorso anno su 250 milioni, viene innalzato a quota 400 milioni, confermando dunque anche per il 2016 la dotazione complessiva del 2015. Approvati poi anche altri finanziamenti minori, fra i quali si possono ricordare i 5 milioni di euro annui per il Fondo per la cura dei soggetti con disturbo dello spettro autistico e i 5 milioni di euro per il 2016 destinati al potenziamento di progetti riguardanti misure per rendere effettivamente indipendente la vita delle persone affette da disabilità grave.
FAMIGLIA. Tra le ultime modifiche inserite nel testo finale anche una norma che riguarda le famiglie numerose: la "Carta della famiglia", che sarà destinata a famiglie con almeno tra figli, con età fino a 26 anni, residenti in Italia anche se stranieri. In base all’Isee, chi farà domanda per aderire all’iniziativa potrà avere sconti per usufruire di servizi pubblici e privati. La Carta famiglia nazionale è funzionale anche alla creazione di uno o più Gruppo di acquisto familiare (Gaf) o gruppi di acquisto solidale (Gas) nazionali, nonché della fruizione dei biglietti famiglia ed abbonamenti famiglia per servizi di trasporto, culturali, sportivi, ludici, turistici ed altro. In tema invece di conciliazione famiglia-lavoro, viene estesa anche al 2016 la sperimentazione della possibilità, per le madri lavoratrici autonome o imprenditrici, di richiedere, in sostituzione (anche parziale) del congedo parentale, un contributo economico da impiegare per il servizio di baby-sitting o per i servizi per l’infanzia (erogati da soggetti pubblici o da soggetti privati accreditati). Il limite per il 2016 è di 2 milioni di euro.
ALTRI PROVVEDIMENTI. Nella legge di stabilità è inserito anche un Piano contro la tratta: presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri viene stanziata una dotazione di 3 milioni di euro per gli anni 2016-2018 per lo svolgimento delle azioni e degli interventi connessi alla realizzazione del programma unico di emersione, assistenza e integrazione sociale, attuativo del Piano nazionale contro la tratta degli esseri umani. Allo scopo di sostenere le politiche in materia di adozioni internazionali e di assicurare il funzionamento della Commissione per le adozioni internazionali c’è poi l’istituzione di un "Fondo per le adozioni internazionali" con una dotazione di 15 milioni annui a decorrere dal 2016. Il testo va incontro anche alle situazioni di povertà dovute al mancato pagamento degli assegni di mantenimento in caso di divorzio: viene istituito un Fondo di solidarietà a tutela del coniuge in stato di bisogno, con una dotazione di 250 mila euro per il 2017 e di 500 mila euro per il 2017. Il coniuge in stato di bisogno che non abbia ricevuto l’assegno di mantenimento per inadempienza del coniuge può richiedere al Tribunale di residenza l’anticipazione di una somma fino all’entità dell’assegno medesimo. Inserito nella legge di stabilità anche il divieto di pubblicità per il gioco d’azzardo dalle ore 7 alle ore 22 per le tv e le radio generaliste: un primo provvedimento per limitare un fenomeno sempre più preoccupante e che, per la cura della ludopatia, vede uno stanziamento di 50 milioni di euro. Nel testo anche la cancellazione della Tasi sull’abitazione principale e il bonus cultura per i giovani diciottenni: 500 euro per musei, mostre, cinema ma anche libri. Mentre è di mille euro il contributo per acquistare strumenti musicali nuovi da parte degli studenti iscritti ai conservatori.
Fonte: Superabile.it
28/12/2015