Nel 2006 la nascita della rete nazionale per tutti coloro che provano angoscia e sconforto che ha sostituito i numeri locali. Il presidente Briccola: "Attivare il numero unico è stato fondamentale anche a livello associativo, unendo i centri e i volontari"
ROMA – Telefono Amico Italia, in collaborazione con i centri associati, costituì il primo luglio 2006 la rete a numero unico nazionale (199.284.284), attiva tutti i giorni dell’anno dalle ore 10 alle ore 24. Grazie al numero unico nazionale l’associazione ha incrementato il numero di chiamate ricevute da parte di persone in situazione di disagio, garantendo una maggior copertura oraria del servizio e snellendo i tempi di risposta.
"Questo traguardo – afferma Dario Briccola, presidente nazionale di Telefono Amico Italia – è molto importante per la nostra associazione. Da sempre l’idea e l’obiettivo dei vari centri locali era quello di avere un solo numero in cui potersi riconoscere (prima ognuno rispondeva ad un proprio numero legato al prefisso locale) e perciò attivare il numero unico è stato veramente fondamentale non solo per il servizio e quindi per le persone che ci chiamano, ma anche a livello associativo, unendo i centri e i volontari, aumentando il loro senso di appartenenza e dando così ancora più valore al servizio che ogni giorno svolgono".
Dal 1967 l’associazione è punto di riferimento per chi prova solitudine, angoscia, tristezza, sconforto, rabbia e disagio: tutti sentimenti che se non risolti potrebbero portare a gravi crisi e talvolta anche ad atti estremi. Proprio in questi giorni è stata avviata anche un’importante collaborazione con Facebook per dare supporto alle persone che pensano al suicidio o all’autolesionismo e che manifestano queste intenzioni attraverso la community. Inoltre dal 2012 è attivo anche il servizio Mail@micaTAI a cui si accede registrandosi dal sito web www.telefonoamico.it per dare supporto e sostegno a chi preferisce la scrittura piuttosto che il dialogo telefonico.
L’associazione offre un servizio anonimo, indipendentemente da ogni ideologia politica e religiosa, nel rispetto delle idee e del disagio di chi chiama. I volontari, preparati con corsi di formazione specifici, operano affinché la persona nel momento del disagio non si senta sola, ma sia libera di esprimere e condividere i propri sentimenti, possa gestire le proprie emotività e difficoltà in modo consapevole, possa dialogare apertamente ricevendo sostegno tramite una "cultura dell’ascolto" a ogni livello, inteso come fattore irrinunciabile del benessere sociale.
"Telefono Amico Italia – dichiara Dario Briccola – nasce quasi 50 anni fa, nel 1967, per prevenire i suicidi. Oggi l’attenzione è rivolta anche alla solitudine emotiva e al bisogno di dialogo da parte di chi chiama. La crisi degli ultimi anni ci ha riportato a lavorare in maniera importante sulla prevenzione al suicidio anche con campagne di sensibilizzazione mirate, come quella realizzata nel 2015 in collaborazione con Ferrovie dello Stato italiane che verrà ripetuta anche quest’anno. Gli obiettivi rimangono però sempre gli stessi: l’ascolto della persona e la fiducia nelle capacità comunicative e nelle risorse personali di ciascuno. Crediamo che tutte le persone in difficoltà e non, abbiano la possibilità di trovare nel confronto con l’altro gli stimoli giusti per rinforzare il benessere emozionale e la capacità di relazione".
Fonte: Superabile.it
06/07/2016