Toscana, un milione di euro per chi assiste gli anziani a domicilio

Toscana, un milione di euro per chi assiste gli anziani a domicilio

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CREMONA – «La caccia ai falsi invalidi da parte dell’Inps continua ma, purtroppo, a volte a rimetterci sono i veri disabili». Così la presidente dell’Unione italiana ciechi di Cremona, Flavia Tozzi, denuncia un comportamento che non esita a definire ‘inquisitorio’ da parte dell’ente.

«Anch’io ho ricevuto una raccomandata — dice la presidente Tozzi — e, dato che sono cieca assoluta dalla nascita e non vi sono mai stati cambiamenti nella mia patologia congenita, ho ritenuto sufficiente presentare il verbale della commissione Asl in cui mi veniva riconosciuta la cecità civile, ed il verbale in cui veniva accertata l’esistenza dei requisiti per usufruire delle agevolazioni ai sensi della legge 104/92; un documento nel quale, inoltre, si ribadiva che non esistevano i presupposti per una sospensione dell’indennità di accompagnamento».

Ma l’infermiera che aveva l’incarico di ritirare la documentazione, spiega Tozzi nel suo racconto, ha espresso dubbi sul fatto che le carte presentare fossero sufficienti per la commissione. «Mi ha detto che avrei dovuto produrre un certificato oculistico recente. Allora ho fatto presente che, nel giro di 15 giorni – a meno che si paghi – è quasi impossibile ottenere una visita oculistica in una struttura pubblica; e che, comunque, avrei dovuto chiedere un permesso al lavoro e trovare una persona disposta ad accompagnarmi. Mi è stato risposto che in tal caso la commissione mi avrebbe chiamata per un controllo, il che non mi ha suscitato alcun problema, solo un dubbio: come avrebbe fatto la commissione ad accertare effettivamente la mia cecità, se nella stessa commissione non è prevista la presenza di un medico oculista?».

La versione integrale di questo articolo è disponibile all’indirizzo: cremonaonline.it

Fonte: disablog.it

01/08/2011