Oggi nell’Unione europea solo il 38 per cento dei distributori automatici di banconote offre funzioni vocali: molte persone con disabilità, ma anche anziani e persone poco pratiche, rinunciano al servizio. Con un progetto europeo si punta a facilitare l’uso dei terminali digitali: si inizia con la sperimentazione di un bancomat personalizzato alle esigenze dell’utente
BRUXELLES – Bancomat e terminali digitali pubblici facili anche per i disabili in tutta l’Unione europea, dove oggi solo il 38% dei distributori automatici di banconote offre funzioni vocali. Questo l’obiettivo di un progetto presentato oggi dalla Commissione europea, finanziato con 3,41 milioni di euro. In Canada quasi la totalità dei bancomat è dotato di funzioni vocali e negli Stati Uniti il 61%. "I terminali self-service pubblici nell’Ue – ha detto la commissaria Ue all’Agenda digitale, Neelie Kroes – sono disponibili ovunque e il loro numero è in crescita continua, ma presentano problemi per i disabili o per alcuni anziani, che non possono quindi usarli".
Il progetto coinvolge 12 partner provenienti da tutta l’Europa, che si impegneranno entro il 2013 a rimuovere le tradizionali barriere che ostacolano l’uso dei terminali digitali pubblici (Pdt) a parte della popolazione. Oggi i vari terminali presenti negli Stati membri utilizzano protocolli differenti, che richiedono all’utente di memorizzare codici e di utilizzare carte magnetiche: si tratta di azioni che rappresentano ostacoli notevoli per i disabili, gli anziani e le persone poco pratiche con le nuove tecnologie, che spesso si trovano costrette a dipendere da terzi o a rinunciare al servizio. Il nuovo progetto si propone allora di introdurre un protocollo standard in tutti i terminali, che possa adattarsi alle caratteristiche dell’utente. Attualmente esistono sportelli automatici "su misura" per handicap specifici (come i bancomat dotati di comandi vocali per i non vedenti), che non sono in grado però di rispondere alle necessità di altre tipologie di utenti. Con Apsis4all, invece, verranno realizzati terminali pubblici "personalizzabili"; gli utenti potranno usufruire del servizio "personalizzato" grazie ai canali interattivi e semplificati di cui saranno dotati gli sportelli. Nei bancomat, ad esempio, basterà per la persona con disabilità inserire la propria carta bancomat: in essa saranno stato precedentemente memorizzati i dati sulle necessità dell’utente e il bancomat si comporterà di conseguenza, utilizzando la lingua dell’utente, attivando i servizi vocali, utilizzando caratteri grandi sullo schermo e così via. Il tutto nel rispetto della privacy dell’utente.
La tecnologia utilizzata nel progetto denominato "Apsis4All" è la comunicazione senza fili a corto raggio. Durante il periodo di sperimentazione, che durerà 3 anni, dal prossimo settembre, sui bancomat di Barcellona in Spagna e da gennaio anche di Paderborn in Germania sarà utilizzata una scheda programmata con le preferenze dell’utente. Il terminale si imposterà, per esempio, sulla lingua privilegiata dall’utente che non avrà quindi difficoltà ad interagire. Altre interfacce possono comprendere un telefono cellulare con caratteristiche di accessibilità che consentono a un cliente di comprare anche un biglietto online e pagare presso il distributore per mezzo di un codice sicuro inviato allo stesso telefono. Per maggiori informazioni: apsis4all.eu.
Fonte: superabile.it
02/09/2011