PESCARA. «Se si potesse dare un voto alla sensibilità, il direttore generale della Asl di Pescara meriterebbe zero». È l’amaro commento di Claudio Ferrante, presidente dell’associazione Carrozzine Determinate, al comportamento di Claudio D’Amario scoperto dal Centro a parcheggiare in un posto auto dell’ospedale riservato ai disabili. «Parcheggiare nei posti riservati alle persone con disabilità significa non capire cosa vuol dire perdere l’uso delle gambe, non capire che un posto riservato è una necessità e non un privilegio. Se poi però chi commette l’abuso è colui che deve dare l’esempio e gestisce la salute dei cittadini, diventa inverosimile», afferma Ferrante, «il nostro direttore non ha la benché minima percezione di cosa significhi diritto alla mobilità, barriera architettonica, accessibilità. Per lui evidentemente sono termini sconosciuti, ma per chi soffre significa soprattutto rispetto per la dignità della persona umana. Non vogliamo sentir dire, "Non mi ero accorto, ci sono stato poco, avevo un incontro urgente", queste sono scuse che appartengono all’inciviltà». D’Amario, giunto nell’auto blu guidata dal suo autista, dopo un giro alla ricerca di un posto nel parcheggio dell’ospedale civile, decide di fare la scelta più comoda e la lascia nel posto riservato ai disabili.
«Ma perché dovrebbe avere un’auto di rappresentanza pagata anche con le tasse delle famiglie con disabilità quando poi le stesse istituzioni hanno difficoltà a reperire auto da destinare al trasporto delle persone malate che ne necessitano?», chiede Ferrante,
«D’Amario ha dichiarato che lui gira e controlla», continua,
«ma controlla che cosa? Gli uffici della Asl e quelli del direttore generale, situati nel vecchio ospedale, sono fuori legge. I gradini ci impediscono il passaggio. I disabili hanno aspettato fin troppo».
Fonte: ilcentro.gelocal.it
05/09/2011