Malato di Sla diventa regista per un giorno: la storia di Danilo

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ROMA – ”Da oltre due anni il ministero dell’Istruzione ha posto l’embargo su tutti i dati che riguardano i bambini e i ragazzi con disabilita’ presenti nelle scuole italiane: quanti sono, dove sono, quanti siano effettivamente gli insegnanti di sostegno, come siano composte le classi, il numero di alunni per classe e il numero di disabili per classe. Da due anni regna il buio”. La denuncia arriva dalla Fish, federazione italiana per il superamento dell’handicap.

Eppure, prosegue la federazione in una nota, ”il costante monitoraggio sulla qualita’ dell’inclusione scolastica e’ un obbligo previsto per legge e confermato dalla Convenzione Onu ratificata anche in Italia nel 2009. Un obbligo di chiarezza e trasparenza verso il Paese e verso lo stesso Parlamento che si attende una relazione annuale, non estemporanee dichiarazioni settimanali. Una condizione per poter programmare e correggere interventi e politiche. Forse i dati esistono, ma sono troppo destabilizzanti; forse mettono in evidenza il crollo del sostegno, il sovraffollamento delle classi, il numero elevato delle persone con disabilita’. Di fronte al silenzio prolungato, le supposizioni sono le piu’ grigie, anche perche’ alimentate da esperienze quotidiane non certo positive. Bene ha fatto l’onorevole Letizia De Torre a presentare una specifica interrogazione al ministro dell’Istruzione, richiedendo quei dati. Ora si attende la risposta e soprattutto una compiuta relazione da parte del ministero”.

Fonte: Disablog.it

06/10/2011