IGLESIAS. La nuova collezione autunno-inverno può vederla soltanto dall’esterno, seduto nella sedia a rotelle. Quei tre gradini che dal marciapiedi lo separano dall’ingresso del negozio di una nota catena di abbigliamento, in via Roma, sono un ostacolo insormontabile. Enzo Atzori, 51 anni, responsabile della Consulta dei disabili, vive sulla propria pelle i problemi dovuti a una città per nulla a misura dei "diversamente abili": «Iglesias è tutta un ostacolo».
VIA SAN LEONARDO. Per rendersi conto che le sue non sono considerazioni eccessive, basta svestire per una mattina i panni di "privilegiati" che non si fermano di fronte a una scala o un marciapiedi senza scivolo, e accompagnarlo in un tour della città tra locali pubblici e privati. Una dimensione del problema si ha non appena si lascia la sede della Consulta, in via San Leonardo. Di fronte al palazzo che ospita l’associazione c’è l’ingresso del Centro di igiene mentale della Asl: la porta (stretta) si apre su una serie di gradini impraticabili per chiunque abbia problemi di deambulazione. «Figuriamoci se dovesse entrare una persona in sedia a rotelle», esclama Enzo, che subito dopo fa notare le condizioni pessime del marciapiedi vicino, su cui si affaccia un bar.
VIA CORSICA. Poco distante, in via Corsica, il parcheggio riservato ai disabili occupato da una macchina, una Golf nera, priva del cartellino: «Maleducazione e insensibilità sono dilaganti; purtroppo ci si rende conto di quanto siano importanti queste cose soltanto se si ha un problema, o se è un familiare ad averlo». Enzo ha iniziato ad avere problemi negli anni ’80, dopo un brutale pestaggio in carcere dove era finito per un errore di gioventù, pagato infinitamente più caro rispetto alla pena stabilita dalla legge. Un episodio per il quale è stato risarcito, ma che gli ha provocato danni fisici enormi: «La frattura scomposta del femore è stata seguita da una tbc ossea; poi sono arrivati la fibrosi e l’osteosarcoma». Da lì all’amputazione della gamba il passo è stato breve e, nelle prossime settimane, Enzo dovrà subire un nuovo intervento: «Ciò che vivo sulla mia pelle mi dà la forza per combattere contro le ingiustizie che devono subire le persone affette da disabilità».
PIAZZA MUNICIPIO. È facile trovare gli esempi, mentre si prosegue per piazza Municipio, dove si trovano il Comune e il Vescovado: entrambi sono off limits e l’aspetto più triste, quasi beffardo, è che gli uffici comunali dei Servizi sociali sono tutti nei piani superiori. In piazza Municipio salta agli occhi anche il gradino all’ingresso della sede del Pd, ma neppure le altre sedi di partito danno il buon esempio.
VIA ADA NEGRI. Non va meglio se ci si sposta in via Ada Negri, dove ha sede il Centro servizi per il lavoro: Enzo rimane fermo in strada, bloccato dal marciapiedi senza scivolo di fronte al cancello d’ingresso.
di Cinzia Simbula
Fonte: l’Unione Sarda
26/10/2011