In Ue 165 milioni di persone con disagio mentale: road map per la ricerca

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NAPOLI. Parcheggi riservati inesistenti, ore di attesa al freddo, sedie inadeguate. Eppure si trattava di un concorso riservato alle persone con disabilità. Succede a Napoli, precisamente all’hote Royal di Megellina. Oltre 900 candidati giovedì 24 novembre hanno, infatti, sostenuto la prova preselettiva per i 74 posti amministrativi all’Asl Na1 riservata ai disabili della provincia di Napoli. Ma più che un concorso si è trattato di una prova ad ostacoli. La denuncia arriva dall’associazione Anida di Napoli che ha raccolto diverse segnalazioni sulla giornata.

“L’Asl Na1 ha un ruolo istituzionale determinante nella vita dei cittadini disabili e non- afferma l’associazione – immaginiamo, che come qualsiasi ente abbia delegato l’organizzazione del concorso a una società esterna che non ha tenuto conto dei seguenti disagi legati alla logistica: parcheggi riservati ai disabili inesistenti, quindi momenti di alta tensione tra i disabili con seri e gravi problemi di carattere motorio e i vigili urbani presenti all’esterno dell’edificio. Circa tre ore di attesa all’esterno dell’hotel trascorse in piedi all’addiaccio (per fortuna non pioveva) nonostante le difficoltà fisiche evidenti ed inevitabili dei candidati”. Secondo l’Anida, inoltre, “la prova è stata svolta su sedie di plastica con apposito bracciolo pieghevole, quindi inadeguate per la tipologia di candidati ed attaccate una con l’altra in barba ai principi elementari della privacy. Per di più- aggiunge – ci è stato riferito che gli addetti al controllo si sono completamente disinteressati dei partecipanti e hanno permesso loro di confabulare e disturbare gli altri. Ovviamente tale comportamento lascia l’amaro in bocca a tutti coloro che studiano seriamente e si impegnano per cercare di ottenere un lavoro che gli permetta di svolgere una vita dignitosa per non pesare sulle spalle delle proprie famiglie”. Il concorso in questione fa riferimento a un bando uscito il 22 luglio del 2010, secondo cui le assunzioni sarebbero state scaglionate in questo modo: 20 unità entro il 31 dicembre 2010 o alla data di ultimazione delle operazioni concorsuali, 30 unità entro il 31 dicembre 2011 e altre 24 entro il 17 giugno 2012. L’Anida afferma di voler incontrare i responsabili dell’Asl Na1 per “suggerire procedure organizzative più idonee all’utenza e per chiedere spiegazioni sulla fase successiva alle prove scritte e orali, cioè quella dell’idoneità fisica alla mansione, perché non potrebbe accettare un’umiliante e discriminatoria selezione dei candidati sulle doti fisiche”.L’associazione è dalla sua nascita che chiede alle Asl di effettuare le diagnosi funzionali preventive così come previsto dalla legge 68/99 “per individuare a priori le residue capacità lavorative dei disabili, per far sì che un eventuale esclusione preventiva sia su basi oggettive e non soggettive”. L’associazione aggiunge che “non vorrebbe che uno svolgimento ‘allegro’delle prove selettive abbinato ad una visita medica ad hoc possano essere gli strumenti con cui individuare i 74 amministrativi dell’Asl Na1. Inoltre va ricordato che trattasi di assunzioni obbligatorie e quindi bisognerebbe ridurre al minimo i tempi per l’ingresso in azienda dei lavoratori e non allungarli con procedure complesse”.

Fonte: Redattore Sociale

29/11/2011