ROMA – Un gruppo di persone sta manifestando davanti al Colosseo per chiedere l’approvazione al Senato della legge per il prepensionamento dei genitori di disabili gravissimi. Sono circa 50 e vengono da tutta Italia, da Milano, da Pescara, dalla Toscana, con loro anche una decina di persone in carrozzina.
“Da 17 anni proponiamo e facciamo proporre in parlamento questa legge -racconta Antonino Abate, membro del Coordinamento familiari disabili gravissimi- che e’ stata firmata in maniera trasversale da destra e sinistra e poi puntualmente bloccata. L’anno scorso e’ passata alla Camera all’unanimita’ meno un voto. Poi pero’ si e’ fermata al Senato”. “E’ stata vista come un costo inutile in tempo di crisi – continua – ma lo Stato perderebbe al massimo 100 milioni di euro perche’ i vincoli sono strettissimi. Per ottenere il prepensionamento bisognerebbe avere un minimo di 18 anni di accudimento, circa 20 di contribuzione e almeno 55 anni. Nonostante questo continuano a chiedere verifiche a Inps e Inpdap causando il ritardo in commissione Senato”. “Oggi siamo qui per chiedere al ministro del Lavoro Elsa Fornero – aggiunge – di occuparsi del nostro problema. I nostri figli sono da imboccare, da pulire, ogni giorno, anche la domenica, anche quando siamo in vacanza, anche quando non siamo a lavoro. Anche manifestare e allontanarsi da casa non e’ facile”. “Lo studio di un premio nobel americano – conclude – ha dimostrato che chi accudisce disabili forti ha un’aspettativa di vita inferiore alla media di 10 anni. Abbiamo il diritto di vederci riconosciuta la definizione di lavoro usurante perche’ il nostro e’ un lavoro a tutti gli effetti. Noi non chiediamo privilegi, vogliamo solo poter stare a casa e poterli accudire, stare a casa qualche anno prima per riposare”. Durante la manifestazione sono state lette alcune lettere di genitori di ragazzi disabili che raccontano la loro esperienza. Tutte le testimonianze sono state inviate al ministro Fornero e saranno a breve raccolte in un libro per sensibilizzare l’opinione pubblica al problema.
Fonte: Disablog.it
05/12/2011