Carrozzine e obbligo assicurazione, per il Ministero: “misura illegittima e censurabile”

Carrozzine e obbligo assicurazione, per il Ministero: “misura illegittima e censurabile”

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"Stanno provando a richiamare attenzione sulle loro cosine graffianti": scrive Nicoletti. Cavallucci: "Vogliamo porre il lettore di fronte alla propria contraddizione. Molti genitori sono al nostro fianco: come mia madre, quando ha letto il passaggio su mio fratello autistico"

ROMA – "Che intrepidi umoristi fanno i maligni con i nostri figli disabili!": è questo il titolo su cui è comparso ieri, sulla Stampa, il post con  cui Gianluca Nicoletti commenta il pezzo pubblicato, nei giorni scorsi, sul blog "Umoremaligno". Un blog di "satira molto politicamente scorretta – lo definisce Nicoletti – che ha pubblicato un post che ironizza sui disabili". Un posto che contiene "pensieri estremi", tra cui quello secondo cui il primo trattamento per migliorare la vita di un disabile e della sua famiglia sarebbe "l’eliminazione del soggetto". Per Nicoletti, che ha un figlio aituistico, "non è una scoperta, sai quante volte ci sarà passato per la testa di fronte alle continue sconfitte quotidiane, all’ indifferenza, al logorio costante dell’ accudimento di una persona che annichilisce?". Ma cosa ha spinto gli autori del blog, "aspiranti satirici cattivisti", come li definisce Nicoletti, a pubblicare un post certamente destinato a far discutere? "null’ altro che poveri disoccupati, giovani pieni di speranze di seguire la scia del successo de ‘I soliti Idioti’ – ipotizza Nicoletti – Forse stanno provando a richiamare attenzione sulle loro cosine graffianti,  sotto la titanica pretesa d’ essere ispirati da un umore maligno". Peccato solo che "quelle banalissime atrocità, che gli umoristi maligni scrivono su down, autistici e disabili in genere", non riescano neppure a "a far riflettere tanti sepolcri imbiancati dall’impeccabile reputazione; quelli che aggrottano le ciglia se tuo figlio sbraita al ristorante o è lento nel salire e scendere da un autobus, ma soprattutto osa sedersi lasciando loro solidamente anziani appesi al corrimano". Peccato, soprattutto, che "qualcuno stia perdendo energie meritevoli di miglior causa per indignarsi e chiedere l’ oscuramento del sito". Piuttosto, Nicoletti coglie l’occasione per chiedere ai "politici aperti e comprensivi" di appoggiare "leggi civili e adeguate per i nostri figli malandati".

Infine, agli autori del blog, Nicoletti replica attingendo alla propria esperienza di vita e quella di chi vive accanto a figli che, come scrivono i blogger, "spesso sbavano, emettono suoni e rumori sgradevoli e non sono in grado di provvedere neppure alle necessità basilari: mangiare, bere, pulirsi". Replica Nicoletit: "Lo so bene e non ci faccio certo caso, fa tutto già parte del quotidiano che vivo con mio figlio. Il resto di quello che scrivete nel vostro post infine attinge dal vecchio repertorio delle più classiche barzellette che ci si raccontava alle scuole medie, tutte quelle facezie infantili a base di storpi, dementi, cacca, pipì, piselli ecc. A noi quelle cose purtroppo non ci fanno più così tanto sogghignare conclude Nicoletti – ma se vi tengono allegri, meglio per tutti, sarà un problema in meno per i vostri sfortunati genitori che, come tutti noi, si preoccuperanno ogni giorno della vostra felicità".

Sono 34, fino a questo momento, i commenti al post di Nicoletti pubblicati su La Stampa: per lo più, esprimono indignazione verso il blog di Umoremaligno e condivisione per il pensiero di Nicoletti. Stamattina è stato pubblicato anche il commento di Matteo Cavallucci, del "collettivo Umoremaligno", così si presenta. Ha un fratello autistico, come svela alla fine del suo commento, in cui cerca di chiarire lo scopo vero del post. "Per quanto condivida largamente l’analisi sociale e le censure politiche che sottostanno al suo ragionamento di fondo – scrive – mi sento in dovere di replicare sulle osservazioni che più strettamente ci riguardano. Lei ritiene che scopo delle nostre iniziative sia, in primo luogo, la ricerca di visibilità. Le posso assicurare che non ce ne frega nulla". Nè l’obiettitvo del posto sarebbe "sdegnare i protagonisti dei nostri temi come, nella fattispecie, i genitori dei disabili". Quale dunque lo scopo del post? "Il nostro obiettivo mediato – spiega Cavallucci – è quello di sdegnare il lettore terzo, quello non coinvolto personalmente nella singola tematica. L’insorgere di detta indignazione per noi ha una motivazione precisa: porre il lettore di fronte alla propria contraddizione, quella che lo induce a guardare il dito (qualcuno che osa scherzarci su) anziché la luna (il singolo dramma umano, quale esso sia, a cui altrimenti non presterebbe mai la propria attenzione)". D’altra parte, lo stesso blog ha pubblicato "un post satirico sulla morte di Carlo Giuliani nel decennale dei Fatti di Genova, per far indignare quella sinistra che ne ha fatto un eroe moderno, non certo per perculare quel povero ragazzo". C’è poi anche un obiettivo immediato: "il lettore che sinceramente ride o sorride a determinate battute. Va da sé che se usiamo anche argomenti banali e logori nel raccontare il dramma della disabilità, a base di cacca e pipì (come ha ricordato), obiettivo della nostra satira sarò quello stesso lettore che (ancora) ci ride su. E che nemmeno comprende che stiamo prendendo in giro tanto lui quanto quel suo frusto modo di divertirsi. Come vede ce n’è per tutti, meno che per l’oggetto diretto dello scritto. Che invece ci piace vedere al nostro fianco, come hanno fatto diversi disabili; come hanno fatto diversi genitori; come ha fatto mia madre leggendo quel passo su mio fratello autistico". Clicca qui per leggere il post e i commenti sul sito della Stampa

(5 luglio 2012)
Carlo Gubitosa: "Certe prese di posizione del governo più gravi di una satira venuta male"
 Insulti ai disabili in un sito internet. Per il fondatore di
www.mamma.am la satira è strumento che toglie il velo dell’ipocrisia: "E’ e deve essere maleducata, politicamente scorretta, volgare, aggressiva, provocatoria. Sempre, però, nell’intento di svelare qualcosa"

Insulti alle persone disabili via web, l’Unar ha aperto un’istruttoria
 L’Ufficio antidiscriminazioni del governo ha segnalato alla Polizia postale le pagine offensive. L’associazione Equality Italia denuncia il portale, mentre Pd e Idv si appellano al governo perché intervenga con gli strumenti di legge fino ad arrivare all’oscuramento del sito

Fonte: Superabile

06/07/2012