UDINE – L’amministrazione scolastica regione Friuli Venezia Giulia è stata condannata a risarcire la famiglia di una ragazza disabile, per aver avuto una condotta discriminatoria nei confronti della bimba di 3 anni iscritta in una scuola nella provincia di Udine, riducendo l’orario di sostegno da 25 a 12 ore.
Il tribunale, come si legge dalle pagine del Messaggero Veneto cronaca di Udine, ha stabilito anche un risarcimento economico per il danno subito a causa del mancato utilizzo dell’insegnamento speciale.
La scuola aveva in precedenza chiesto l’assegnazione di un’insegnante per il numero massimo di ore previsto dalla normativa, riconoscendo la disabilità della bambina. Ma fin dall’inizio il sostegno era partito con orari ridotti rispetto a quelli richiesti, aumentati dopo la protesta dei genitori da 6 a sole 12 ore.
La riduzione delle ore era stata in parte colmata da educatori del Comune che tuttavia non avevano le caratteristiche indicate dalla legge per gli insegnanti specializzati. Questo provocava un divario rispetto agli alunni, anche quelli con disabilità più lievi, creando così una discriminazione indiretta a suo danno.
Si evidenzia l’accoglimento della denuncia da parte del giudice Chiarelli: “per motivi connessi alla disabilità, una persona è trattata meno favorevolmente di quanto sia una persona normale in una situazione analoga”.
di Laura Sandruvi
Fonte: Disablog.it
01/08/2012