Presentati al Ministero dei beni culturali i principali interventi messi in campo per rendere fruibile e accessibile alle persone con disabilità il vasto patrimonio artistico e archeologico statale. Dalle Cappelle medicee di Firenze al Palatino di Roma.
ROMA – Il complesso monumentale delle Cappelle medicee di Firenze, l’area archeologica del Palatino di Roma, la Galleria nazionale di arte moderna, l’area archeologica di Tarquinia e il sistema informativo "A.D.Arte" sull’accessibilità digitale delle informazioni: sono questi alcuni dei progetti per il superamento delle barriere architettoniche finanziati, avviati e sostenuti dalla Direzione generale valorizzazione del patrimonio culturale (Dgval) del Mibac (ministero per i Beni e le Attività Culturali). I siti indicati "si caratterizzano per interventi volti a miglioramento dell’accessibilità e della fruibilità", ha spiegato Gabriella Cetorelli, coordinatrice dell’evento nel corso del quale sono stati presentati.
Specificatamente nel complesso monumentale delle Cappelle medicee di Firenze si sta realizzando, in collaborazione con il Polo museale fiorentino, un ascensore vetrato (pronto per la prossima primavera) che consente al pubblico con disabilità motoria l’accesso alla Sagrestia Nova, capolavoro di Michelangelo. Nell’area archeologica del Palatino di Roma, invece, è in corso di realizzazione una rampa di accesso, ingresso alle magnifiche residenze romane di età imperiale fino ad ora costituito da una serie di scalinate ripide e di difficile percorrenza. Anche quest’opera, finanziata dal Dgval e realizzata dalla Sovrintendenza Speciale per i Beni archeologici di Roma, è pronta fra pochi mesi e si caratterizzata per la presenza di un ascensore vetrato che, superando un dislivello di oltre 6 metri, consente di visitare con più facilità la piazza del Foro Romano. Nell’area archeologica di Tarquinia, poi, la Dgval ha avviato un finanziamento destinato alla Sovrintendenza per i Beni archeologici dell’Etruria meridionale per la realizzazione di un progetto davvero ambizioso: un percorso accessibile che consenta a tutti di entrare e visitare, attraverso un sistema di rampe, una tomba a dromos della celebre necropoli etrusca. Sono stati inoltre già realizzati presso la Galleria nazionale di Arte moderna di Roma alcuni progetti, tra cui "La memoria del bello", destinati al recupero di persone colpite da Alzheimer tramite attività predisposte all’interno del museo. Significativo anche il progetto avviato presso il Museo Andersen sulla vita e le opere di H. Ch. Andersen e di Olivia Cushing. Al piano terra della casa atelier presso i locali della Galleria è sistemata infatti una postazione specificatamente dedicata a chi non vede con didascalie in Braille e cuffie con registrazioni sonore che raccontano il progetto. La postazione si trova vicino ad una scultura – ritratto, disponibile per esperienze tattili.
In ultimo, relativamente all’accessibilità digitale, è stato ultimato in questi giorni e sarà in rete all’inizio del prossimo anno il progetto "A.D.Arte", un sistema informativo per la qualità della fruizione del patrimonio culturale. Un sito web consente infatti al pubblico con esigenze specifiche di trarre informazioni sulle reali condizioni di accessibilità dei siti statali aperti al pubblico. Sui progetti, infine, di educazione al patrimonio va menzionato il progetto "Conversazioni d’arte" a cura del Sed – Centro Servizi educativi del museo e del territorio. Si tratta di un ciclo di conversazioni radiofoniche in onda sulla radio web dell’Unione italiana ciechi e ipovedenti dedicato ai temi dell’arte e della cultura, che peraltro lo scorso anno ha determinato alla Dgval l’assegnazione del premio Braille. Per saperne di più, www.beniculturali.it
Fonte: Superabile.it
06/12/2012