Spesso scarsamente considerato, l’impatto della disabilità su un fratello è forte e talvolta poco o male compreso dai genitori
Come più e più volte diciamo, la disabilità è una condizione che non interessa solo la persona che ne è colpita ma investe, senza risparmiare, tutte le persone che intorno a questa persona vivono. Un elemento al quale spesso non si presta la dovuta attenzione, è il ruolo di una figura talvolta in ombra, come può messere quella del fratello o sorella della persona disabile.
In particolare quando la disabilità riguarda un bambino con fratello coetaneo o comunque minore a sua volta, l’impatto sulla crescita di quest’ultimo non va sottovalutato. I Siblings (così sono chiamati i fratelli le sorelle di persone con disabilità) posso subire contraccolpi psicologici di cui spesso gli stessi genitori, presi dalla cura del fratello più bisognoso, non si rendono conto o dei quali non mettono a fuoco il reale peso. Si tratta di situazioni che, se non affrontate in maniera adeguata, possono in alcuni casi dare origine a disagi e difficoltà di adattamento da parte dei fratelli, che col tempo possono diventare anche permanenti, dando origine a disagi come ansia e depressione.
Non solo il rapporto con i genitori viene interessato (il fratello del bambino disabile è di solito colui dal quale ci si aspetta comprensione se le attenzioni per lui sono minori), ma le stesse dinamiche tra fratelli riflettono questa condizione. Accade spesso che i fratelli trovino difficoltà a dare un senso da soli alle proprie reazioni e ai propri sentimenti nei riguardi della famiglia . A questo proposito, vi rimandiamo a un’interessante intervista realizzata da noi al dottor Andrea Dondi, psicoterapeuta analista transazionale, che trovate a questo link.
Per far fronte a queste problematiche e dare comunque degli strumenti anche di confronto tra persone che vivono la medesima condizione, non solo esiste un sito internet dedicato, ma iniziano a diffondersi sul territorio incontri rivolti proprio alla condivisione di esperienze personali rivolte ai siblings o ai loro genitori. Tra questi, vi segnaliamo un weekend organizzato dalla Fondazione Padeia, che sabato 20 e domenica 21 aprile a Torino propone una due giorni interamente dedicata all’argomento.
L’incontro di Torino si presenta come un importante momento di confronto e formazione, grazie alla presenza di Don Meyer, direttore del Siblings Support Project (www.siblingsupport.org), tra i massimi esperti mondiali sull’argomento, per la prima volta in Italia. A lui si deve la messa a punto di un programma dal nome Sibshop (risultato della fusione delle parole siblings e workshop): una serie di percorsi di confronto e scambio tra fratelli, finalizzati ad offrire ai siblings opportunità di incontro, condivisione di esperienze, individuazione di strategie per la gestione di alcune difficoltà tipiche dei fratelli di persone con disabilità, in un’atmosfera informale e di divertimento.
Per chi fosse interessato a partecipare a questo evento, ricordiamo che è necessario confermare la propria partecipazione inviando la/le scheda/e di iscrizione compilata/e alla Fondazione Paideia via fax al numero 011 5520453 o via e-mail a info@fondazionepaideia.it.
Fonte: Disabili.com
22/04/2013