ISEE: termine ed inizio di un percorso

ISEE: termine ed inizio di un percorso

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La cattiva gestione della politica non può ricadere sui servizi primari!
La Regione Abruzzo ha approvato nei giorni scorsi un provvedimento che prevede un taglio lineare e retroattivo delle prestazioni riabilitative del 10% rispetto a quelle effettuate nell’anno 2012. Qualcuno dimentica che  questo settore negli anni precedenti era già stato pesantemente penalizzato! Oggi, a causa dei tagli è impossibile effettuare moltissime prestazioni riabilitative quali: fisiochinesiterapia,  logopedia, psicomotricità, solo per citarne alcune. Molte persone e bimbi disabili sono costretti a fare i conti con lunghissime liste di attesa. Per alcune patologie, effettuare con ritardo la riabilitazione, significa perdere tempo prezioso che non fa recuperare gli svantaggi che le malattie provocano, soprattutto nell’età evolutiva. Questo ulteriore taglio costringerà ulteriormente le famiglie a pagare privatamente e per intero le prestazioni sanitarie riabilitative e fisioterapiche, arricchendo istituti privati con scarsa e incontrollata qualità del servizio. Ricordiamo che per una gravissima patologia la pensione d’invalidità civile ammonta a 275 euro al mese, cioè quanto un politico della regione percepisce in un solo giorno!
Qualcuno nella stanza dei bottoni dimentica che il diritto alla salute e alle prestazioni sanitarie è sancito dall’articolo 32 della Costituzione Italiana. Il Decreto 51 del 5 luglio 2013 della Regione Abruzzo, che riguarda  l’erogazione di prestazioni riabilitative ex art. 26 L.833/78, va revocato immediatamente! Non possono essere cancellati i diritti fondamentali delle persone più deboli.

Il Presidente, Claudio Ferrante

Fonte: Carrozzine Determinate Abruzzo

02/08/2013