Al via il tour oncologi e pneumologi contro i danni fumo

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«La persona con disabilità ha il diritto di realizzare pienamente la propria personalità e deve quindi essere posta nella condizione di perseguire concretamente questo obiettivo, comune a tutti gli esseri umani. La civiltà del diritto è tanto più tale quanto più si fa carico di dare attuazione al triplice principio: di vita, di eguaglianza, di non discriminazione»: le parole di Marco Mascia, direttore del Centro per i Diritti Umani dell’Università di Padova, presentano al meglio le iniziative centrate sui diritti umani e l’inclusione, in programma nella città veneta dal 26 al 30 aprile

«Con questa settimana di appuntamenti vogliamo portare l’attenzione su tre princìpi fondamentali contenuti nella Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità, princìpi che devono trovare attuazione nelle politiche pubbliche e nelle azioni inclusive, a partire dalla nostra realtà territoriale, dalla nostra città, dalla nostra Università. Si tratta del principio di cooperazione internazionale, in base al quale gli Stati si sono impegnati a migliorare le condizioni di vita delle persone con disabilità in ogni Paese, e particolarmente in quelli in via di sviluppo; del principio secondo cui la persona con disabilità, in quanto persona, è titolare di tutti i diritti e le libertà fondamentali riconosciuti dal vigente diritto internazionale; e del principio di piena ed effettiva partecipazione e inclusione all’interno della società, che comporta lavorare per una maggiore consapevolezza, fare accettare nuove idee e nuove regole, dare piena dignità alle persone escluse».

Così Laura Nota, delegata del Rettore dell’Università di Padova per la Disabilità, presenta il ciclo di iniziative in programma per la prossima settimana, voluti dall’Ateneo padovano, che metteranno al centro quello che viene ritenuto come un concetto-cardine della nuova società, vale a dire lo sviluppo inclusivo.

Il tutto in collaborazione con la Direzione Generale per la Cooperazione allo Sviluppo del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e con la RIDS (Rete Italiana Disabilità e Sviluppo), alleanza strategica avviata nel 2011 da EducAid, dall’AIFO (Associazione Italiana Amici di Raoul Follereau), da DPI Italia (Disabled Peoples’ International) e dalla FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap). Le iniziative, inoltre, si avvalgono anche del patrocinio del Comune di Padova, dell’ULSS 16, dell’Ufficio Scolastico Regionale del Veneto e della Regione Veneto.

«La persona con disabilità – aggiunge Marco Mascia, direttore del Centro di Ateneo per i Diritti Umani – ha il diritto di realizzare pienamente la propria personalità e deve quindi essere posta nella condizione di perseguire concretamente questo obiettivo, comune a tutti gli esseri umani. La civiltà del diritto è tanto più tale quanto più si fa carico di dare attuazione al triplice principio: di vita, di eguaglianza, di non discriminazione».

A inaugurare dunque i vari eventi sarà il convegno intitolato Cooperazione, diritti umani e inclusione, in programma per martedì 26 aprile all’Auditorium dell’Orto Botanico di Padova (ore 14.30), a cura del Centro di Ateneo per i Diritti Umani e del Centro Ricerca e Servizi per la Disabilità, la Riabilitazione e l’Integrazione.

Aperti da Rosario Rizzuto, rettore dell’Università di Padova, da Annalisa Oboe, prorettore alle Relazioni Culturali, Sociali e di Genere e coordinati dalla citata Laura Nota, i lavori prevedono la partecipazione di Mina Lomuscio della Direzione Generale per la Cooperazione e lo Sviluppo del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale (La cooperazione italiana per le persone con disabilità); Giampiero Griffo, membro del Consiglio Mondiale di DPI (Disabled Peoples’ International) e componente della RIDS (Rete Italiana Disabilità e Sviluppo) (La Convenzione delle Nazioni Unite sui Diritti delle Persone con Disabilità e la loro inclusione nella cooperazione internazionale e negli interventi di emergenza); Francesca Ortali dell’AIFO (Associazione Italiana Amici di Raoul Follereau) e componente della RIDS (Lo sviluppo inclusivo basato sulla comunità); Luciano Carrino della KIP International School (Knowledge, Innovations, Policies and Territorial Practices for the United Nations Millennium Platform) (La strategia dell’inclusione e lo sviluppo del futuro).

Seguirà la tavola rotonda intitolata Stimoli e proposte per un Manifesto per l’inclusione, introdotta e coordinata da Salvatore Soresi del Centro di Ateneo di Servizi e Ricerca per la Disabilità, la Riabilitazione e l’Integrazione, con l’intervento di Marco Mascia, Marina Santi del Dipartimento di Filosofia, Sociologia, Pedagogia e Psicologia Applicata dell’Università di Padova e Lorenzo Rocco del Dipartimento di Scienze Economiche e Aziendali “Marco Fanno”, sempre dell’Ateneo padovano.

Durante l’incontro verrà presentata anche una delle altre iniziative clou della settimana, vale a dire la mostra denominata Diritti accessibili. La partecipazione delle persone con disabilità per uno sviluppo inclusivo, di cui il nostro giornale si è già ampiamente occupato a suo tempo (se ne legga anche nel box in calce) e che sarà presente da giovedì 28 a sabato 30 aprile nella Sala delle Scuderie di Palazzo Moroni, sede del Comune di Padova.

Sono poi in programma per venerdì 29 aprile, presso l’Aula Nievo del Palazzo Bo, sede centrale dell’Università di Padova, due incontri, il primo dei quali in mattinata, sul tema D.I.R.I.T.T.I. (Dialogo Inclusivo Racconta Intrecci, Trame Tra Individui. Collaborare per includere), laboratorio voluto per offrire una riflessione sul diritto di tutti i bambini ad apprendere in un ambiente felice, mentre il secondo, nel pomeriggio, si intitolerà Persona vulnerabile e progetto di sostegno. Le misure di protezione come “strumenti di realizzazione”, riguardante le possibilità applicative dell’istituto dell’amministrazione di sostegno, per la soluzione dei problemi che sorgono nei diversi contesti di “cura” della persona.

Concluderanno il ciclo i due appuntamenti di sabato 30 aprile, vale a dire, in mattinata, i laboratori di Diversi da chi?, sempre nell’Aula Nievo del Palazzo Bo, con il filmato Martina vuol fare la modella, la presentazione di alcuni articoli della Convenzione ONU, la lettura di un brano dal libro Nati due volti di Giuseppe Pontiggia e una trattazione dedicata alla visione dell’Unicef sulla disabilità, e per tutta la giornata, al Centro Culturale San Gaetano, un grande appuntamento musicale, l’International Jazz Day, iniziativa promossa in occasione dell’Unesco International Jazz Day, per dare un messaggio di pace che tocca la vita di milioni di persone sparse in tutti i continenti, unite dai valori dell’incontro, dell’ascolto e dell’inclusione, che da sempre il jazz incarna.

Fonte: Superando.it

26/04/2016