Roma, 5 set. – Basta vacanze camuffate da esigenze di accompagnamento e assistenza ai disabili. Il ministro Renato Brunetta annuncia una nuova stretta sui “furbi” nella Pubblica amministrazione e lo fa nel corso della conferenza stampa per illustrare “la fase 2” del suo programma, che premia le eccellenze nel settore del lavoro pubblico. A partire da oggi infatti, con una circolare del ministero della Pubblica amministrazione, si metteranno dei limiti alla richiesta di permessi lavorativi retribuiti per l’assistenza a persone disabili, come previsto dalla legge n. 104 del 5 febbraio 1992, quella per l’assistenza, l’integrazione sociale e i diritti delle persone con handicap.
“Questo- precisa Brunetta- per evitare che ci siano degli abusi” per chi chiede di usufruire di questo strumento normativo. “Oggi- spiega il ministro- emaneremo una circolare restrittiva sulla normativa 104 che prevede assistenza ai diversamente abili, una legge meritoria ma che si e’ prestata ad abusi infiniti”. Il ministro aggiunge: “Stiamo lavorando a una modifica della legislazione per migliorare la qualita’ dei servizi ai diversamente abili eliminando gli abusi in modo da dare piu’ servizi ed arginare i furbi che sfruttano la normativa non per esigenze reali ma per farsi qualche giorno di vacanza”. Il provvedimento, sottolinea Brunetta, si rende necessario “perche’, per colpa di qualcuno, si rischia di penalizzare chi ne ha veramente bisogno”.
Di questo il responsabile del ministero della Pubblica amministrazione ha parlato ieri nell’incontro con i sindacati: “Il sindacato mi ha dato una valutazione positiva- dice- perche’ si rende conto del rischio che gli abusi portino al collasso della normativa stessa”. La circolare, dice ancora il ministro, “e’ un’anticipazione” di quello che sara’ previsto in un collegato alla finanziaria che conterra’ anche la revisione della legge 104. L’articolo 33 della legge prevede che i permessi di tre giorni possano essere concessi anche a familiari diversi dai genitori del disabile grave. Attualmente i permessi spettano anche ai parenti e agli affini entro il terzo grado di parentela e affinita’. Brunetta spiega che “ci saranno delle limitazioni alle linea di parentela” contro “gli approfittatori”. Quelli cioe’, conclude, “che, con la scusa di assistere una vecchia zia, si prendono tre giorni per andare in vacanza”.
Fonte: diregiovani.it – sordionline.it
05/09/2008