Via libera alla Camera al disegno di legge sul testo che regola la dichiarazione anticipata di trattamento. La soddisfazione del relatore, le critiche dell’opposizione. Ancora un mese per l’approdo in aula
ROMA – La commissione Affari sociali della Camera ha dato il via libera al disegno di legge sul biotestamento, il cosiddetto testo Calabro’. Dopo un lungo dibattito, cominciato l’8 luglio dello scorso anno, e numerosi scontri tra maggioranza e opposizione, e’ arrivato il si’ al testo. Secondo quanto calendarizzato dalla capigruppo di Montecitorio, il testo dovrebbe arrivare in aula a giugno.
IL RELATORE – “Sono soddisfatto per l’approvazione del disegno di legge sul testamento biologico, approvazione che arriva dopo dieci mesi di lavoro in commissione, dopo 43 sedute dedicate all’argomento e un lavoro proficuo basato su un ampio dibattito”. Cosi’ Domenico Di Virgilio, relatore del biotestamento in commissione Affari sociali alla Camera, commenta l’approvazione del testo. La legge, dice, “rispetta gli accordi internazionali, come la Convenzione di Oviedo, e si basa su tre pilastri fondamentali: l’alleanza terapeutica tra medico e paziente, il consenso informato e la dichiarazione anticipata di trattamento”.
Il Pd accusa la maggioranza di aver prodotto una legge pasticciata e poco umana, ma Di Virgilio non ci sta e ribatte: “Abbiamo fatto una legge che rispetta l’autonomia del paziente, ma che, al contempo, non fa del medico un semplice esecutore. Si crea una alleanza fra queste figure, un’alleanza in cui il medico e’ colui che consiglia, colui che da’ aggiornamenti al paziente sui progressi della scienza. Non e’ ne’ una legge pasticciata, ne’ disumana, ma e’ una legge che va incontro a cittadini”. Il relatore si dice soddisfatto per i lavori in commissione: “Ho voluto fortissimamente un dibattito ampio e libero. Oltre ai miei 6 emendamenti ne sono stati approvati anche 13 dell’opposizione”.
OPPOSIZIONE – “Il testo della legge sul testamento biologico, il cui esame si e’ concluso oggi in commissione Affari sociali della Camera, e’ un testo che non rispetta la volonta’ del paziente e non prevede la sua presa in carico e la valorizzazione della relazione di fiducia tra medico e lo tesso paziente”. Lo ha detto Livia Turco, capogruppo Pd in commissione Affari sociali di Montecitorio.
“Rimane, da parte nostra, una valutazione profondamente negativa dei contenuti del ddl Calabro’- ha proseguito Turco-. Rivendichiamo il lavoro fatto in questi mesi per tentare di migliorare il testo imposto dalla Destra che affronta un tema cosi’ delicato con un approccio ideologico. Da parte della maggioranza c’e’ stato un tteggiamento di arrogante chiusura e totale sordita’ alle proposte del Pd. La norma che di fatto impone l’accanimento terapeutico per legge, e’ stata corretta solo marginalmente e in modo pasticciato. Quella mostruosita’ viola il rispetto della iberta’ di scelta della persona e l’autonomia professionale dei medici che, per noi, sono i due punti di riferimento fondamentali per una legge umana sul fine vita. Da parte nostra continueremo la battaglia durante la discussione in aula”.
Fonte: superabile.it
15/05/2010