Riforma assistenziale. Il Consiglio dei Ministri delega il governo

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ROMA. Ci sara’ anche Anffas Onlus – Associazione nazionale di persone con disabilita’ intellettiva e relazionale, giovedi’ dalle 11 alle 15 in piazza Montecitorio a Roma a rivendicare quei diritti “che da ormai troppo tempo sono calpestati attraverso costanti tagli alle risorse destinate alle persone con disabilita’ ed ai loro genitori e familiari, una situazione che sta portando all’esasperazione le nostre famiglie e quanti operano, collaborano e lavorano insieme a loro e che per tale motivo, come Associazione nazionale, non siamo piu’ disposti a tollerare”. Queste le dichiarazioni del presidente nazionale di Anffas Onlus, Roberto Speziale: “La situazione non e’ piu’ tollerabile e non siamo piu’ disposti a rimanere in silenzio di fronte a questo stato di cose. La manifestazione di giovedi’ sara’ solo la prima di tante in cui saremo protagonisti attivi, non solo come sede nazionale ma anche a livello regionale e locale”.

Conclude: “Questa nella Capitale, infatti, non e’ l’unica mobilitazione che si sta svolgendo: sempre in questi giorni e settimane moltissime altre persone, comprese le persone con disabilita’ intellettiva e/o relazionale di cui la nostra Associazione si prende cura e carico, si stanno muovendo con le strutture Anffas regionali, in coordinamento le realta’ locali di Fish Onlus, attraverso presidi davanti a sedi istituzionali come Prefetture o Regioni”.

Anffas Onlus aderisce cosi’ “alla grande manifestazione nazionale indetta dal Forum del Terzo Settore e dalle Associazioni aderenti alla campagna ‘I diritti alzano la voce’ per dire basta alla liquidazione del welfare italiano e alla distruzione della sussidiarieta’ che con fatica si era riusciti a costruire nel corso degli anni in Italia e che sembra destinata a non migliorare. A partire dal 2012, infatti, la cancellazione progressiva del Fondo per le politiche sociali e del Fondo per la non autosufficienza – quest’ultimo abrogato nel 2011 e senza previsione di ripristino – privera’ di ogni assistenza il 20% delle persone con disabilita’ al Nord, il 30% al Centro e il 50% al Sud”.

Sempre dal prossimo anno, inoltre, “il Fondo per il diritto al lavoro delle persone con disabilita’ (L. 68/99) sara’ tagliato del 75% e la riduzione delle risorse sulla scuola sara’ causa di rinnovati gravi disagi per gli studenti con disabilita’”. Gia’ nel maggio scorso, inoltre, Anffas Onlus aveva proclamato, anche ad ulteriore sostegno della mozione generale approvata dal Congresso Fish nel marzo scorso, “lo stato di crisi nazionale sulle politiche per le persone con disabilita’ e loro famiglie in Italia, istituendo anche delle unita’ di crisi a livello nazionale, regionale e locale con conseguente stato di mobilitazione, e inviando a tutti gli organi ed i rappresentanti politici e istituzionali una mozione, approvata dall’Assemblea Nazionale dell’Associazione svoltasi a maggio, in cui si richiedeva: – il ripristino delle risorse a favore delle persone con disabilita’ e delle loro famiglie, a partire dal Fondo Nazionale sulle Politiche Sociali e dal Fondo Nazionale sulla non autosufficienza, nonche’ di quelle necessarie a livello regionale e locale – la revisione dei livelli essenziali sanitari e sociosanitari fissati nel 2001 riaprendo la discussione sul testo approvato nel 2008 e la definizione dei livelli essenziali delle prestazioni sociali, gia’ a suo tempo indicati dalla L.328/2000, e aggiornando il dibattito sul concetto di “livello essenziale” alla luce dei nuovi paradigmi e concetti introdotti dalla Convenzione Onu

Di seguito ancora la nota dell’Anffas:
– la predisposizione, da parte dello Stato e delle Regioni di indicazioni programmatiche pluriennali in materia di politiche rivolte alle persone con disabilita’ – l’omogeneizzazione a livello nazionale dei criteri di compartecipazione al costo dei servizi nel rispetto del principio dell’evidenziazione della situazione economica del solo assistito e del contributo economico simbolico e sostenibile – la revisione del sistema degli accertamenti dell’invalidita’ civile, stato di handicap e disabilita’ come previsto dall’art. 24 della L. 328/00 e la rivisitazione del piano straordinario delle visite con la consultazione delle Associazioni al fine di individuare le strategie per migliorare il sistema – il ripristino dei pagamenti delle prestazioni senza alcun ritardo per la gestione dei servizi – la convocazione urgente dei rappresentanti dell’Associazione da parte delle Istituzioni preposte a livello nazionale, regionale e locale al fine di essere ascoltati sui punti sopra indicati. (DIRE)

Fonte: Redattore Sociale

23/06/2011