Al Giffoni Film Festival un premio speciale è andato al primo lungometraggio del regista svedese Andreas Öhman: la pellicola racconta la storia di Simon, la cui vita stabile e sicura viene travolta quando il fratello, che si occupa di lui, viene lasciato dalla fidanzata. Un film senza pietismi, che tratta la sindrome con toni sereni e lasciando spazio al sorriso
ROMA – E’ stato presentato al recente Giffoni Film Festival, la rassegna cinematografica dedicata al cinema per i ragazzi e la gioventù che annualmente va in scena a Giffoni Valle Piana, in provincia di Salerno. Per la pellicola anche un premio speciale, il Grifone di Alluminio e il Premio Cial per l’ambiente. Si tratta di "Simple Simon", un film che racconta la storia di un ragazzo affetto dalla Sindrome di Asperger, una forma di autismo che produce un disturbo pervasivo dello sviluppo. La pellicola è stata inserita nella sezione Generator +16 del Festival, dedicata ai ragazzi di 16 anni, nella quale vengono trattati i temi più pregnanti delle vite degli adolescenti, raccontando storie anche difficili ma sempre con delicatezza.
Si tratta di una produzione svedese che lungi dall’essere una pellicola triste e malinconica, tratta il tema della Sindrome di Asperger con toni sereni, lasciando spazio al sorriso. Simon, il protagonista, è un bambino dalle straordinarie abilità nel trattare lettere e numeri, che per vivere relativamente sereno ha bisogno di strutture sicure, di schemi prevedibili, di avere sempre gli stessi programmi, di consumare sempre gli stessi pasti, di indossare sempre gli stessi vestiti, giorno dopo giorno. Questa vita controllata e metodica è messa a soqquadro quando Sam, il fratello maggiore di Simon, viene piantato dalla fidanzata. È Sam che si è sempre preso cura di Simon, aiutandolo a decifrare gli esseri umani. Ma ora che Sam è afflitto dalla fine della storia con la fidanzata, tutto cambia, e il mondo di Simon precipita nel caos. Simon vuole solo che tutto torni alla normalità e per riportare ordine nella sua vita, si assume un compito: trovare una nuova ragazza per Sam. Il problema è che Simon non sa nulla dell’amore e si trova in difficoltà a decifrare le emozioni. Ciò nonostante studia un piano che – è sua convinzione – non può fallire.
La giuria che ha assegnato a "Simple Simon" il Grifone di Alluminio mette in evidenza il fatto che, nella sua vita metodica e pre-ordinata, Simon svolge il lavoro di netturbino, il che "lo spinge verso una forte attenzione alla cura dell’ambiente che lo circonda". "Simon – afferma la motivazione del premio – osserva il mondo e lo traduce con criteri logici e matematici, con una esasperata attenzione che ai meno attenti può apparire come un handicap ma che in realtà non è solo questo perché gli consente una visione degli uomini e del pianeta del tutto personale ed originale."
Il regista del film, lo svedese Andreas Öhman, nato nel 1985, è al suo primo lungometraggio e fu scelto come rappresentante della Svezia alle nomination per l’Oscar 2010 al miglior film straniero. "Scoprendo il mondo affascinante e straordinario della sindrome di Asperger – afferma Ohman – sentivo che questo era il tipo di personaggio che volevo vedere sul grande schermo: Simon e il suo mondo ci hanno dato la possibilità di legare un mondo dominato dalla visualità con un tipo di personaggio decisamente diverso, comico e semplice, ma allo stesso tempo molto complesso". "Volevo – continua – che fosse un film su Simon, non sul fratello che si prende cura di lui e non sui genitori che non riescono ad avere un rapporto con lui: volevo semplicemente che fosse un film su Simon, e che ci desse l’occasione di vedere il mondo dalla sua prospettiva". "Questo film – afferma ancora – non solo è stato una sfida personale, ma ha anche insegnato tanto a me e alle persone che hanno lavorato con me: credo che nel profondo di tutti noi ci siano degli aspetti della sindrome di Asperger che dovremmo considerare con attenzione, e che ci rendono speciali. Proprio come Simon. Spero che Simon vi piaccia come piace a me".
Fonte: superabile.it
28/07/2011