PINETO. Il giudice di Atri ridà 38 prefabbricati in legno al sacerdote manager, don Mario Pieracci, che incassa la seconda vittoria in poche settimane. E chiede al sindaco di Pineto, Luciano Monticelli, di far decollare il suo ambizioso progetto: il primo campeggio abruzzese con piscine e chalet realizzato a misura di disabili. Don Mario è un volto televisivo molto noto. E’ l’ospite quasi fisso di Mara Venier alla Vita in diretta su Rai Uno. Ed è lui il presidente dell’associazione «Gli Angeli Onlus» che, nel 2008, stipula un contratto di subaffitto con la società Keope srl per installare, su una striscia di terra adiacente il campeggio Scerne di Pineto, 38 casotti dove accogliere oltre duecento ragazzi. Tutto sarebbe andato per il verso giusto se la Keope non fosse stata citata in giudizio dall’imprenditore Vincenzo Lattanzi, proprietario del campeggio che, nel dicembre del 2007, affitta il suo bene immobile appunto alla Keope per 90mila euro l’anno. Ma quest’ultima finisce davanti al giudice per inadempimenti contrattuale. La vicenda quindi sfocia in un sequestro giudiziario dei beni. Solo che tra questi ultimi finiscono anche gli chalet del prete manager che erano estranei ai fatti. Il 15 luglio scorso, il giudice civile di Atri, Maria Grazia Conti, mette però le cose a posto con una ordinanza di dissequestro dei 38 prefabbricati. E don Mario incassa la sua seconda vittoria dopo che, poco tempo prima, il tribunale del riesame aveva tolto i sigilli, apposti dalla Forestale, all’ex camping Le Capannelle di Scerne di Pineto dove il sacerdote stava realizzando il suo grande progetto del primo centro turistico abruzzese per disabili. Alla Forestale, che lo accusava di inquinamento per delle lastre di eternit, una piattaforma in cemento ed altri rifiuti trovati sul posto, il prete manager aveva riposto con una serie di prove determinanti per scagionarlo. Tra queste c’erano fatture rilasciate da imprese specializzate nello smaltimento di rifiuti pericolosi e foto del vecchio camping chiuso nel 1990, che dimostrano in realtà che la sua associazione stava ripulendo e non inquinando l’area posta sotto sequestro. Il riesame gli ha quindi dissequestrato tutto ma la politica finora è rimasta ferma. Al definitivo via libera del progetto camping per disabili, infatti, manca un ultimo atto. E’ una variante che dev’essere votata in consiglio comunale a Pineto e che rigurda le norme di attuazione del Prg. Senza questo nulla osta il Villaggio degli Angeli, così si chiama il grande camping che accoglierà fino a 250 portatori di handicap con familiari e accompagnatori, non potrà essere costruito. Da don Mario, dopo la seconda vittoria in tribunale, arriva l’ultimo appello ai politici di Pineto. Dopodiché l’attesa può anche diventare danno economico.
Fonte: Ilcentro.gelocal.it
02/08/2011