LA SPEZIA – Con i tagli alla sanità pubblica, l’Asl mette le mani anche nelle tasche dei disabili spezzini. I costi a carico delle persone diversamente abili per le protesi ortopediche e altri strumenti indispensabili come carrozzelle, materassi e letti speciali, necessari per una vita migliore, hanno subito un’impennata . In questi giorni centinaia, se non migliaia, di pazienti si sono ritrovati a dover far fronte ad un’autentica stangata. Nel mirino della Consulta disabili provinciale sono così finiti i bandi di concorso con i quali l’Azienda sanitaria ha assegnato la consegna dei dispositivi protesici.
Una gara al ribasso che ha spinto all’ingiù l’asticella mettendo in difficoltà le persone diversamente abili e le loro famiglie sia per il rischio di ritrovarsi a casa ausili di qualità spesso scadente, sia per la notevole differenza economica nel caso di scelta al di fuori del campionario e quindi con sovrapprezzo. L’assegnazione a bando della fornitura dei disposittivi e degli ausili tecnici ai disabili ha creato un solco notevole rispetto al nomenclatore nazionale, cioè le tariffe in vigore in ogni parte d’Italia. I numeri parlano da soli. Una carrozzina superleggera veniva rimborsata fino allo scorso anno con 1.607 euro. Attualmente, nella provincia spezzina, chi ne ha bisogno ha diritto a un rimborso di 739 euro. Meno della metà. L’unitò posturale per il tronco e il bacino è rimborsata dal nomenclatore 1.436 euro.
Un disabile spezzino a differenza, ad esempio, di uno della vicina provincia apuana ha a disposizione circa 400 euro in meno di rimborso. “Gli ausili per le persone diversamente abili — denunciano i resposabili della Consulta disabili — devono rispondere a precise necessità di recupero funzionale e benessere della persona. Per questo i servizi avviati con i nuovi bandi rischiano di avere gravi ripercussioni”. Non solo. Il nuovo impianto studiato dall’Asl non dà certezze ai portatori di handicap anche sotto il profilo logistico e organizzativo. La Consulta provinciale lamenta anche la mancanza di punti di riferimento per l’eventuale sostituzione o riparazione dell’ausilio ortopedico arrivato per corriere. Tantissimi i disagi sorti in questi giorni ad esempio per la sostituzione dell’ausilio arrivato a domicilio.
Lo ha sperimentato in prima persona Sergio Martinelli, alle prese con problemi di respirazione. “L’Asl mi ha fatto avere in tempi ragionevoli — spiega — uno scooter elettrico per spostarmi senza faticare. Purtroppo non funziona bene. Ho dovuto fare mille telefonate fuori provincia senza riuscire a risolvere il problema. Dovrò aspettare la fine delle ferie e passare l’estate in casa». Gli fa eco Franco Lommi che sta seguendo la madre e la zia anziane alle prese con patologie dovute all’anziana età.
“Tutte le volte — attacca — che abbiamo bisogno di dispositivi e ausili tecnici per la disabilità è un’autentica odissea, una lunga catena di adempimenti che crea una montagna di problemi. Prima si andava nel negozio di fiducia e il riferimento e la gestione dell’acquisto erano sicuri. Si potevano scegliere veramente su misura ed eventualmente cambiarli”. Rabbia, malcontento, amarezza. Le associazioni dei disabili hanno iniziato ad alzare la voce a difesa di una categoria tra le più deboli.
La Consulta provinciale disabili ha in mente di organizzate una protesta per richiamare l’attenzione dell’opinione pubblica. Per quanto riguarda i presidi standard, come letti ortopedici, materassi antidecubito, deambulatori, il paziente non potendo scegliere la ditta di fiducia, in seguito al bando, il paziente è costretto a prendere l’ausilio fornito dalla ditta, “andando così a ledere — sostiene la Consulta — la libertà di scelta del cittadino disabile”. Si lamenta scarsa chiarezza anche nel settore dei presidi su misura, tipo sedie a rotelle, scarpe, plantari, protesi posturale eccetera. “Manca l’informazione. Viene spesso indicato — rincara la Consulta — di fare presente che il paziente ha la possibilità di scegliere la ditta fornitrice senza esborso di denaro in più rispetto a quello previsto”.
di Manrico Parma
Fonte: Disablog.it
12/08/2011