Montacarichi fuori uso al Distretto sanitario, disabili visitati in auto

Montacarichi fuori uso al Distretto sanitario, disabili visitati in auto

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ASCOLI. L’abbattimento delle barriere architettoniche fa discutere da sempre ma, dopo la presentazione dei lavori di messa norma di marciapiedi e fermate dei bus a Monticelli battezzata dalla consulta dei disabili, ad andarci giù duro stavolta è Giuseppe Pizi, segretario dell’Unione comunale del Partito Democratico. «Leggere proclami propagandistici del sindaco Castelli e della sua giunta in perfetto stile berlusconiano -dice Pizi- non stupisce più nessuno, ma quando questi riguardano certe categorie come i disabili è intollerabile». A Castelli ricorda che «nella nostra città, non solo Monticelli, sono pressoché inesistenti i tre livelli di qualità previsti per l’abbattimento delle barriere: accessibilità, visitabilità e adattabilità. Diversi uffici e siti comunali -spiega- sono inaccessibili a causa di scivoli ripidi, ascensori con scalini o, peggio, chiusi. Molti uffici sono raggiungibili solo attraverso gradini, inesistenti i bagni per handicappati, troppo alti i banconi per il pubblico, malfunzionanti o guasti i servoscala». Pizi elenca solo alcuni esempi e, dopo gli uffici, tocca alla città. «Molti marciapiedi hanno lo scivolo all’inizio e non alla fine, parecchie strisce pedonali finiscono contro cordoli alti, la maggior parte delle strade sono quasi impraticabili al traffico automobilistico, figuriamoci per chi ha difficoltà di deambulazione o è in carrozzina. Diversi parcheggi riservati agli invalidi non hanno spazio di manovra per la sedia a rotelle e spesso sono occupati da non aventi diritto». E’ una provocazione quando Pizi invita Castelli a farsi un giro in città su una carrozzina. «Ti rechi a Lourdes come accompagnatore -lo incalza- fai allora qualcosa di altrettanto lodevole abbattendo qualche barriera architettonica. Se pensi che Ascoli non sia inaccessibile o non visitabile per gli handicappati -aggiunge- fatti prestare una carrozzina utilizzandola ovunque decida di andare». L’intervento di Pizi si chiude con l’elenco delle barriere in cui, se si trovasse in particolari situazioni, incapperebbe pure il sindaco: marciapiedi privi di scivoli, fermate autobus con scivoli non a norma, giardini senza giochi per bambini disabili. «Caro sindaco, Ascoli è a misura di normodotati e dopo un esperimento del genere -conclude Pizi- sarai arrabbiato con te stesso per tutto ciò che non hai ancora fatto».

Fonte: Il Messaggero

17/09/2011