MILANO – «Stiamo stampando i manifesti». Eccoli, inchioderanno gli automobilisti alle loro responsabilità: «Questo spazio – si legge sui cartelli, scritta nera su sfondo arancione – è riservato alla sosta delle persone disabili. Se lo occupi senza averne diritto vai incontro a: sanzione di 80 euro e due punti in meno sulla patente. Il Comune ha disposto controlli fiscali a campione sui sanzionati».
Furbetto avvisato, doppiamente stangato. L’ annunciata campagna contro la sosta selvaggia parte la prossima settimana: «Vogliamo tutelare i portatori di handicap, arginare gli abusi e colpire gli sciacalli del traffico». Pisapia e Tremonti vi guardano, evasori seriali. I controlli incrociati sulle targhe, i pass e le dichiarazioni dei redditi sono un sistema importato dall’ Inghilterra per eliminare gli abusivi dai 4 mila posteggi dedicati agli invalidi.
L’educazione civica allegata al codice della strada. Una lezione: «L’ accertamento fiscale – sottolineano da Palazzo Marino – rappresenterà un forte disincentivo verso un’ odiosa infrazione che colpisce i più deboli». Funziona così: i vigili urbani multeranno la sosta vietata, consulteranno il database della Motorizzazione e «gireranno» i dati del trasgressore all’ Agenzia delle Entrate. Più sanzioni (attualmente sono una trentina al giorno), posti di blocco, pattuglie all’ ingresso delle corsie riservate e delle Ztl, verifiche a tappeto sui posti auto riservati ai portatori di handicap.
Il pacchetto d’ interventi, predisposto dagli assessorati alla Mobilità e alla Sicurezza, sarà applicato dalla polizia locale a partire dai prossimi giorni. Un’ attività di «contrasto» che affianca e rinforza le misure di «prevenzione». Palazzo Marino sta ripulendo i registri dei titolari di contrassegni per la sosta: ci sono 979 tagliandi (su 21.226 complessivi) intestati a cittadini defunti e altri 206 certificati trafugati, rubati, persi e riutilizzati. Il Comune sta esaminando «diritti e requisiti» e sollecitando la restituzione dei pass irregolari. Le prime lettere sono state spedite. Ne seguiranno altre.
Fonte: Disablog.it
12/10/2011