La spina bifida, dalla pancia della mamma al primo anno di vita

La spina bifida, dalla pancia della mamma al primo anno di vita

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Il radiologo di Prato, specialista ecografo, si racconta in un libro di Elena Grassi che va oltre i luoghi comuni, "Oltre ogni ragionevole scommessa". Ciatti : "Sono stato il primo disabile in Italia a frequentare la scuola pubblica".

ROMA – Presentato a Roma presso palazzo del Seminario "Oltre ogni ragionevole scommessa", il libro di Elena Grassi che racconta la storia di Stefano Ciatti, disabile grave ma anche apprezzato professionista. Medico radiologo di Prato, specialista ecografo, Stefano Ciatti si fa raccontare in un libro che è ironico, ma anche crudo. Nato nel 1951, Stefano racconta anche l’Italia di allora, l’approccio all’handicap e la lotta per i diritti delle persone disabili: studio, lavoro, assistenza si intrecciano con l’evoluzione della scienza medica e della ricerca scientifica, regalando una storia che mette insieme la storia individuale di uomo con la trasformazione culturale e civile della società. Con la prefazione di Ignazio Marino, il libro ha un costo di 12 euro per un totale di 144 pagine. "E’ un libro – ha spiegato Mina Welby, intervenuta alla presentazione – su un medico che sin da piccolo ha dovuto combattere per un nuovo approccio culturale alla disabilità. Stefano nasce nel 1951 e allora non esistevano diritti, ma solo carità. C’è la famiglia che lo comprende e gli amici che lo sostengono nelle sue lotte, ma c’è anche una giovinezza in Istituto. Ha dovuto lottare per studiare, e poi per lavorare, per essere accettato alla pari. Non accudito, né assistito. Chiedeva diritti, non carità".

"Il libro parla di me, ma l’occasione mi è gradita – ha dichiarato il personaggio del libro, Stefano Ciatti – per sottolineare l’eccezionalità delle persone che ho incontrato nella mia vita. I miei genitori, ad esempio, che pur con un figlio disabile grave e senza diagnosi fino a 5 anni hanno combattuto per i miei diritti in un ambiente culturale non ancora pronto. Poi, i terapisti. Mi riferisco al professor Milani Comparetti, fratello peraltro di don Milani, che ha portato avanti un aspetto nuovo della riabilitazione: prendere in carico il bambino nella sua interezza e nei suoi bisogni. Una riabilitazione che era già integrazione sociale e che mi ha permesso l’ingresso nella scuola media inferiore: sono stato il primo disabile in Italia a frequentare la scuola pubblica". "Allora – ha poi continuato Ciatti – non c’era niente. E’ stata una battaglia più grande di noi. Nessuno mi voleva: mi accolse una scuola che era nata per gli orfani di guerra. Il salto da una scuola protetta (elementare, ndr) ad una scuola "normale" è stato enorme e altamente formativo per tutti: facevo addirittura l’arbitro nelle partite che i miei compagni giocavano. Poi sono arrivate le leggi e sono andato avanti con le mie forze". "La vita va vissuta – si legge nella prefazione – e restituita, incrementata di valore". "Il messaggio – ha concluso Ciatti – va anche a chi ha le gambe buone. Elena Grassi, in questo senso, è stata insuperabile sia come amica che come collega (pediatra, ndr). Scrive per diletto, ma è stata ottima: solo un linguaggio femminile poteva coniugare così bene impegno e leggerezza". (eb)

Fonte: SuperAbile.it

19/10/2011