Adesca e raggira disabili in chat

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Il ministro della Salute sottolinea i risultati positivi dell’azione di risanamento e razionalizzazione nell’offerta sanitaria in Abruzzo. Il presidente della regione Chiodi: "Prima eravamo un primarificio, ora siamo un esempio anche per il nord"

CHIETI – Il pareggio di bilancio della sanità in Abruzzo è un risultato importante che mette in luce la bontà del lavoro svolto negli ultimi anni. A sottolinearlo sono il ministro della Salute Ferruccio Fazio e il presidente della giunta regionale Gianni Chiodi, intervenuti al convegno "Sanità: dal piano di rientro al piano di sviluppo", a Chieti.

"Per la prima volta in Abruzzo – afferma Chiodi – si raggiunge l’equilibrio di bilancio nella sanità ed è una cosa straordinaria". Prima della "cura" che ha portato al pareggio nel 2010, l’Abruzzo – sottolinea il suo presidente – era "un primarificio", un "carrozzone di 35 ospedali per un milione 300 mila abitanti". In Abruzzo vi erano "più primari dell’Emilia Romagna" e "non c’erano i tetti di spesa per i privati, che quindi venivano rimborsati a piè di lista", con gli scandali conseguenti. Nel corso del tempo – precisa Chiodi – "abbiamo toccato una marea di privilegi anche di natura professionale e adesso abbiamo lo stesso numero di primari delle altre regioni virtuose e vogliamo dimostrare che anche l’Abruzzo può essere un modello al pari delle regioni settentrionali". La razionalizzazione degli ospedali ha portato a investimenti nelle tecnologie, con "nuovi macchinari diagnostici che sono uno dei pilastri di una buona sanità insieme a un territorio che funziona e a bravi medici". Per il governatore ulteriore passo ora è arrivare alla soglia dei 3,3 posti letto per mille abitanti (attualmente si sta ancora sopra): "C’è ancora un po’ di lavoro da fare, però con lo sblocco dei fondi fino ad ora bloccati dal piano di rientro, pari a 250 milioni di euro, credo ci possa essere ossigeno".

"La Regione Abruzzo – afferma dal canto suo il ministro Fazio – è stata la mia scommessa da quando sono arrivato al ministero: per il dissesto finanziario, per le sue caratteristiche particolari di una regione piccola, per la tragedia del terremoto, per una popolazione seria, ostinata, determinata, con cui è nato un rapporto di stima ed amicizia". Fazio ha detto che non poteva aspettarsi di più: "La priorità ora – ha sottolineato – è concentrarsi sui bisogni sanitari del territorio, concentrandosi sui medici di medicina generale che devono tenere fuori i pazienti che non hanno bisogno di ricovero in un ospedale per acuti. E – conclude – bisogna potenziare le strutture semiresidenziali per anziani e il livello di assistenza del 118 sul territorio".

Fonte: Superabile.it

02/11/2011