L’Ue taglia il welfare, disabili in allarme

| 0

Operatori e rappresentanti delle amministrazioni locali si riuniranno, da 12 al 14 dicembre, per discutere e progettare un "cantiere di lavoro" per un nuovo modello di welfare, che coniughi sviluppo sostenibile e coesione sociale.

ROMA – Si svolgeranno dal 12 al 14 dicembre, a Roma, gli Stati generali del Welfare: dedicate al tema "Una società unita", le tre giornate organizzate dalla provincia di Roma, rappresenteranno un’occasione di incontro e confronto per molti rappresentanti delle amministrazioni locali, da Roma Capitale alla Regione Lazio, al fianco dei principali attori del welfare. Numerose le tematiche che saranno prese in esame: lavoro sociale e terzo settore, integrazione socio-sanitaria, disabilità, salute mentale e non autosufficienza, ruolo degli enti locali, immigrazione e nuovi cittadini. L’iniziativa si concluderà con la costituzione di un "cantiere di lavoro per una costituente di un nuovo welfare", che sarà presentato da Nicola Zingaretti, presidente della provincia di Roma, insieme a Claudio Cecchini, assessore provinciale alle politiche sociali. Saprà l’occasione per introdurre un "progetto strategico" della provincia di Roma, che ha "l’obiettivo di costruire un sistema che favorisca la buona occupazione e restituisca centralità al cittadino, che sia capace di sostenere l’utente in un percorso di attivazione personale e protagonismo nelle scelte superando logiche meramente assistenzialiste, senza però privarlo delle necessarie misure di sostegno nei momenti di difficoltà".

Spiegano gli organizzatori: "E’ iniziata una stagione, della durata difficilmente prevedibile, di ‘razionamento’ delle politiche di welfare. In questo contesto – continuano i promotori – si sta facendo avanti la tesi del ‘dono’ e della capacità della comunità di svolgere una funzione diffusa di aiuto. Tuttavia il principio di sussidiarietà va inteso come collaborazione tra i cittadini e le Amministrazioni pubbliche e non può significare il venire meno della responsabilità delle istituzioni di proteggere chi è escluso". Occorre quindi "rispondere alla retorica del dono con una riaffermazione di un sistema pubblico di interventi come bene universale riconosciuto. Una volta ristabilito questo approccio ‘costituzionale’, il grande tema è l’integrazione delle politiche e, di conseguenza, delle risorse e degli interventi intorno ai destinatari". E proprio da questa necessità nascono gli Stati generali, "per riflettere e approfondire le varie tematiche, e soprattutto per avviare, nei prossimi mesi, un cantiere di lavoro, al fine di definire una fase costituente, con l’obiettivo di contribuire a delineare un nuovo modello di welfare che coniughi sviluppo sostenibile e coesione sociale, per una Capitale Metropolitana dei diritti e della solidarietà".

Fonte: SuperAbile.it

07/12/2011