Festa rossonera con i disabili. Cerimonia in Comune insieme al Milan Club Maldini

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Incidenza maggiore al Nord (2,7%), dove negli ultimi 10 anni si è registrato un incremento del 72% al nord. Al Sud, solo l’1,8% degli studenti sono disabili. Nocera: "Un dato interessante, che merita di essere approfondito"

ROMA – I bambini e i ragazzi disabili tra i banchi delle scuole italiane sono sempre di più: la tendenza, evidente da diversi anni, è confermata dagli ultimi dati appena resi noti dal ministero dell’Istruzione, che su suo sito ha pubblicato l’indagine “L’integrazione scolastica degli alunni con disabilità nel sistema nazionale di istruzione”, con tutte le cifre relative all’anno scolastico 2009/2010 e alcune anticipazioni rispetto al 2010/2011. Per quanto riguarda quest’ultimo, l’incidenza percentuale degli alunni con disabilità è del 2,3% sul totale, pari a 208.489 unità, con un’incidenza maggiore nella scuola primaria (2,8%) e nella secondaria di 1° grado (3,4%).

Interessante il dato riguardante la ripartizione disabile degli alunni con disabilità, che aumentano maggiormente al Nord che al sud: negli ultimi 10 anni, si è infatti registrato un incremento del 71,9% nelle regioni del Nord ovest (in testa la Lombardia, con un incremento dell’80,9%), decisamente più contenuto nelle regioni del Mezzogiorno (+ 30,7%), dove però si registra anche una notevole flessione del numero complessivo di alunni, che dal 2000 al 2010 sono diminuiti in media del 9,1% (in testa la Basilicata, con un calo del 15,4%). Nell’A.S. 2010/2011, i docenti di sostegno rappresentano il 12,1% del totale dei docenti, passando dalle 57.248 unità dell’A.S. 1998/1999 alle 94.506 unità dell’A.S. 2010/2011: si registra quindi un incremento del 6%.

Molto più ricchi i dati dell’indagine relativa al 2009/2010: gli alunni disabili erano 200.462, di cui 184.245 iscritti alla scuola statale e 11.150 nella scuola paritaria. Interessante il dato sulla ripartizione geografica, secondo cui la percentuale di alunni disabili certificati sarebbe più alta al nord (2,7%) che al sud (1,8%). “Un dato strano e sorprendente – commenta Salvatore Nocera, vicepresidente della Fish – su cui converrà avviare un approfondimento e una riflessione”. Per quanto riguarda l’aumento costante, negli ultimi anni, degli alunni disabili certificati, “è un fenomeno del tutto normale – commenta ancora Nocera – perché tra questi rientrano anche molti ragazzi cosiddetti borderline, che i genitori scelgono di far certificare, affinché abbiano qualcuno che li segua. Questo spiega anche – continua Nocera – l’alta percentuale (3,4%) di alunni disabili nelle scuole medie : visto che i professori non hanno una formazione pedagogica adeguata, i genitori preferiscono affidare i figli a un insegnante di sostegno e per questo fanno ricorso alla certificazione. Per la Fish, comunque, il problema principale resta quello del sovraffollamento delle classi, su cui ancora non ci sono dati ufficiali, se non quelli riportati oggi in un articolo su Repubblica, di cui pensiamo di poterci fidare: dati che, se validati, confermerebbero le nostre preoccupazioni”.

Fonte: Redattore Sociale

19/12/2011