In tempi come questi, di Strategie Europee sulla Disabilità, non può non suscitare l’interesse delle organizzazioni di persone con disabilità e delle loro famiglie – come la FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap) e le associazioni che ad essa aderiscono – il progetto di ricerca promosso da alcune Università italiane, per indagare le forme, le tendenze e gli orientamenti del processo di europeizzazione della società civile italiana. E l’iniziativa, basata su un questionario di non complessa compilazione, vede appunto, tra le varie organizzazioni che stanno attivamente collaborando, anche la FISH
C’è anche la FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap) tra le varie organizzazioni che stanno attivamente collaborando al progetto di ricerca PRIN (Programmi di Ricerca di Rilevante Interessante Nazionale), denominato L’apporto della società civile italiana alla costruzione dell’Europa.
Si tratta di un’iniziativa cofinanziata dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca e coordinata a livello nazionale da Vincenzo Cesareo dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, coinvolgendo ricercatori di tale Ateneo, ma anche di quelli di Siena, Bari, Salerno e Roma (La Sapienza e LUMSA-Libera Università degli Studi Maria SS. Assunta).
Lo scopo dello studio è sostanzialmente quello di indagare le forme, le tendenze e gli orientamenti del processo di europeizzazione della società civile italiana, temi quindi che in tempo di Strategie Europee come quella sulla Disabilità 2010-2020, non possono non suscitare grande interesse da parte delle organizzazioni di persone con disabilità e delle loro famglie.
Il progetto si articola dunque su un questionario – di non complessa compilazione – riservato appunto a coloro che aderiscono alle organizzazioni che hanno offerto la propria collaborazione. E tra queste, oltre alla FISH e alle varie associazioni che ne fanno parte, vi sono anche, ad esempio, Cittadinanzattiva, il FOCSIV (Federazione Organismi Cristiani Servizio Internazionale Volontariato) o Legambiente.
Le informazioni fornite da coloro che decideranno di compilare il questionario verranno naturalmente trattate in forma del tutto anonima, nel pieno rispetto della normativa vigente sulla tutela della privacy. (S.B.)
Fonte: Superando.it
12/01/2012