Quando il dolore non ha voce

Quando il dolore non ha voce

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Cinque mila euro di risarcimento e la messa a norma entro un anno delle fermate oggetto della causa: il Tribunale civile della capitale ha condannato l’amministrazione comunale per discriminazione, ai sensi della legge 67/2006. Protagonista della vicenda il copresidente dell’Associazione Luca Coscioni: "Sentenza importante, parte una campagna nazionale per i diritti".

ROMA – Un risarcimento del danno pari a 5mila euro e l’intimazione a mettere a norma entro un anno le fermate degli autobus oggetto della causa. E’ la condanna inflitta dal tribunale civile di Roma all’amministrazione comunale per "aver impedito ad un disabile, costretto sulla sedia a rotelle, di accedere, a causa della presenza di barriere architettoniche, alle fermate degli autobus in alcune zone del centro storico". Protagonista del fatto è Gustavo Fraticelli, copresidente dell’Associazione Luca Coscioni, che ha patrocinato la causa: l’uomo presentò denuncia nel 2009 e ha ora ottenuto ragione sulla base della legge 67/2006, che contempla l’ipotesi di discriminazione diretta o indiretta a persona con disabilità. Il Campidoglio è stato condannato anche al pagamento delle spese legali (2500 euro), alla pubblicazione a spese del Comune della sentenza sulle pagine romane del quotidiano "Il Messaggero" e alla realizzazione entro 12 mesi di un piano per la messa a norma dei marciapiedi corrispondenti alle fermate dei bus che sono state oggetto della causa. In particolare, si tratta di quelli di via Cernaia, Passeggiata di Ripetta, Piazza Fiume, Via Veneto e via dei Cerchi, tutte situato nella zona centrale della città.

L’Associazione Luca Coscioni, in una conferenza stampa, ha illustrato i contenuti della sentenza, che pur essendo di primo grado è immediatamente esecutiva: il Comune potrà fare appello entro dieci giorni. Da questo punto di vista, il segretario dei Radicali italiani Mario Staderini si augura che il sindaco Alemanno e l’amministrazione comunale decidano di non farlo: "Sarebbe – dice – una vergogna", e invita il primo cittadino ad "occuparsi di problemi quotidiani invece che di inutili beghe politiche". Ma Staderini annuncia anche una nuova denuncia contro il sindaco alla Corte dei Conti per danni erariali: "Perché – dice – dobbiamo pagare ora noi cittadini per le mancanze di questa amministrazione?". Secondo l’associazione Luca Coscioni, la situazione oggetto della causa è solo la punta di un iceberg: su 460 fermate bus nel primo municipio (il centro storico propriamente detto) solo il 10% di queste risulta accessibile ai disabili, mentre il 30% è totalmente inaccessibile e il restante 60% poco o molto poco accessibile". Secondo il segretario dell’associazione Luca Coscioni Filomena Gallo, il Comune di Roma ha la maglia nera per quanto riguarda l’accessibilità e le barriere architettoniche nelle fermate dei bus, anche perché su questo versante non è stato fatto niente "neanche nelle zone di nuova costruzione dove si potevano prevedere pedane per facilitare l’accesso ai mezzi pubblici". Grandi problemi anche con i cantieri più recenti: "Con il rifacimento di piazza San Silvestro – dice – l’unico bagno presente per le persone disabili è stato chiuso". In questo panorama, viene spiegato, la sentenza "apre nuove strade per migliorare le condizioni dei disabili": un tema che da oggi sarà oggetto di una vera e propria campagna estesa a tutta Italia.

Fonte: SuperAbile.it

17/03/2012