lettera di un tifoso disabile

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Artisti con disabilità alla kermesse di teatro, danza, musica fino al 15 maggio a Carpi, Modena, Correggio e Bologna

MILANO – Quel talento che stupisce ed emoziona al di là dei limiti, capace di superare la barriera del pregiudizio. Artisti con disabilità e no, provenienti da tutto il mondo, porteranno la loro «imprevedibile bellezza» al Festival internazionale delle abilità differenti in programma dal 2 al 15 maggio a Carpi, Correggio, Modena e Bologna. È proprio la bellezza, quella profonda, viva, che sorprende e va oltre gli stereotipi di avvenenza e perfezione, il filo conduttore della quattordicesima edizione della kermesse, organizzata dalla Cooperativa sociale Nazareno.

ARTISTI CHE PARLANO AL CUORE – «Quest’anno abbiamo scelto come tema la bellezza, non convenzionale, ma quella che può celarsi anche dietro vite difficili e situazioni complicate in cui sembra non esserci speranza – spiega Sergio Zini, presidente della Cooperativa Sociale Nazareno, che da 14 anni organizza il Festival – . Ce ne rendiamo conto da vent’anni nel nostro lavoro quotidiano a contatto con chi ha una disabilità: l’imprevisto apre un nuovo spiraglio, "è la sola speranza", per dirla col poeta Montale». E allora ecco scoprire la bellezza dove nessuno se l’aspetta. «Il tentativo del festival – prosegue Zini – è proprio quello di mostrare le cose belle costruite da persone che di bello sembrano non avere nulla, ma di solito suscitano solidarietà, se non pietà. E riescono ad esprimersi e a realizzarsi anche attraverso l’arte e lo spettacolo. Le performance in cui si esibiranno gli artisti sono state scelte proprio per mettere in risalto l’imprevedibilità della bellezza, quella che nasce all’improvviso, che può scaturire da ciascuno di noi e che va oltre i limiti fisici, psichici, culturali, linguistici».

IL PROGRAMMA – Per due settimane mondi dell’arte, della cultura e dello spettacolo s’incontrano e si “contaminano”, arricchendosi vicendevolmente. Oltre a teatro, danza e musica, il Festival dedica spazio anche a laboratori, dibattiti, rassegne di libri e cinematografiche. Ad aprire la kermesse è «Il Circo della Farfalla», un cortometraggio ideato e realizzato in California dai coniugi Joshua e Rebeckah Weigel, che saranno presenti al dibattito che seguirà la proiezione. «È una fiction ambientata in un circo dove si esibiscono le persone con un passato di difficoltà – riferisce il presidente della Cooperativa Nazareno – . Uno dei protagonisti non ha né gambe né braccia, una condizione di limite che riesce a superare trovando la propria realizzazione all’interno del circo: offrendo con lo spettacolo qualcosa di bello alla gente, cambia anche la sua prospettiva di vita».

MUSICA LIRICA CON LA FONDAZIONE PAVAROTTI – A Modena il 4 maggio uno spettacolo musicale, organizzato in collaborazione con la «Fondazione Luciano Pavarotti», renderà omaggio in modo “differente” alla grande tradizione lirica della città. Insieme agli artisti della Fondazione si esibiranno tenori, pianisti, soprani con abilità differenti, provenienti da tutto il mondo, all’insegna della contaminazione dei generi.

SPETTACOLI TEATRALI E MUSICALI – Tra gli spettacoli teatrali: in scena il 3 maggio «L’isola di Prospero» tratto da «La Tempesta» di Shakespeare, realizzato dalla Compagnia Teatrale «Manolibera», composta da attori con disabilità; il 15 maggio, invece, concluderà il Festival uno spettacolo musicale realizzato dalla Scuola media «Alberto Pio» di Carpi in collaborazione con la «Band Scià Scià» della Cooperativa Nazareno e alcuni musicisti dell’orchestra internazionale «Spira mirabilis».

«OPEN FESTIVAL» PER GIOVANI TALENTI – Ha l’obiettivo di offrire a giovani talenti l’opportunità di farsi conoscere l’Open festival, in programma il 9 e 10 maggio. Si esibiranno compagnie emergenti di artisti con disabilità, ciascuna nella propria disciplina: teatro, cinema, musica e danza. Le compagnie selezionate per ogni ambito saranno valutate da una giuria composta da esperti del settore e persone del pubblico, che premierà le migliori performance. Il concorso-rassegna ospiterà uno spettacolo musicale, proposto da «Psicantria»: uno psichiatra e uno psicoterapeuta raccontano lo “psicomondo”attraverso la canzone, in modo ironico ma rispettoso.

LABORATORI E DIBATTITI – Durante il Festival sono aperti alle scuole e ai centri socio-riabilitativi laboratori di danza, musica, teatro,arti marziali (karate e judo), pittura, ceramica. Ci saranno, poi, spazi dedicati alla presentazione di libri, momenti di confronto e dibattiti su temi di attualità, come il lavoro. Tra gli altri: il 4 maggio un convegno «Imprevedibili Risorse», in grado cioè di concorrere in modo produttivo, anche all’interno di contesti protetti, al bene comune, il lavoro; il 12 maggio, poi, gli psichiatri discuteranno della relazione con il disagio, puntando su «l’imprevedibile positività del limite umano».

GENITORI A CONFRONTO – Il 6 maggio nello spazio dedicato ai libri si confronteranno due genitori di ragazzi disabili: Gina Codovilli, autrice de «Il mio principe» e Massimiliano Verga, autore di «Zigulì». Due approcci diversi nei confronti della disabilità dei propri figli. Nel primo libro la mamma, che considera suo figlio che soffre di autismo «il suo principe», narra la storia dei primi ventidue anni di vita di Andrea, le tappe di vita familiare e scolastica, gli stimoli necessari a “forzare” la prigione in cui l’autismo tiene racchiusa la mente del ragazzo; nel secondo, «Zigulì», il padre di un bambino di otto anni racconta in modo a volte spietato, a volte ironico, cosa significhi vivere con un figlio che ha una disabilità grave, ma anche la sua rabbia e il suo senso di impotenza.

Maria Giovanna Faiella

Fonte: Corriere della Sera

04/05/2012