Attivato presso "Porta Futuro" dalla Comunità di Capodarco e dall’Opera Don Calabria in collaborazione con la Provincia di Roma. Scopo: rafforzare l’insieme di azioni e competenze e riaprire un dibattito culturale
ROMA – Creare progetti di inclusione lavorativa che richiamino azioni collettive e convergenti attraverso un tavolo istituzionale presso la Provincia di Roma, potenziare l’offerta formativa, studiare percorsi di orientamento che definiscano competenze e diversifichino le forme di inclusione, stringere un patto tra Istituzioni e aziende profit, promuovere l’impresa sociale, attuare l’albo regionale per l’inclusione mirata (legge regionale 27/2009) e riservare il 5% degli appalti della pubblica Amministrazione a cooperative sociali di tipo B (delibera Roma Capitale n.124 del 23 aprile 2009): sono questi gli obiettivi del forum "Formazione e lavoro per le persone con disabilità – Il valore dell’inclusione lavorativa", promosso da Opera Don Calabria e Comunità di Capodarco di Roma in collaborazione con la Provincia di Roma e presentato ieri presso Porta Futuro.
Persone, associazioni e professionisti che mettono insieme intelligenza e idee, un luogo fisico dove incontrarsi e anche un luogo virtuale dove scambiare opinioni, muovere critiche e presentare progetti: quello che si vuole è che l’inserimento lavorativo delle persone con disabilità possa contare sul sostegno non solo delle Istituzioni, ma anche della società civile. "A Roma e Provincia – hanno sottolineato sia Fausto Giancaterina che Antonio Chimento, in apertura – abbiamo una costellazione di esperienze positive e solide, ma manca un sistema integrato per l’inclusione lavorativa. Prevalgono sistemi non del tutto efficienti e con esiti incerti".
"Non possiamo – ha aggiunto Enrico Troiani, membro Commissione tripartita provinciale per Anmic – che essere intransigenti su questo tema: la promozione e l’inserimento lavorativo delle persone disabili sono principi sacrosanti. Tutti devono però fare la propria parte con responsabilità e impegno: dalle Asl alle associazioni, dalle Istituzioni ai datori di lavoro, dagli operatori alle famiglie". "Il ringraziamento – ha poi continuato Dino Barlaam, membro Commissione tripartita provinciale per Fish Lazio – va all’azione intrapresa dalla Provincia: il trend positivo, peraltro in controtendenza rispetto a quello nazionale, è un premio al coraggio. Andiamo avanti anche con i controlli e con la verifica dell’efficacia degli interventi".
"Un’iniziativa che fa bene – ha sostenuto Augusto Battaglia, promotore della legge 68/99 – in un momento di crisi economica, che di certo incoraggia pochi. Da dove ripartiamo? Da alcuni obiettivi: il rafforzamento delle convenzioni, utili a chi ha disabilità complesse; l’attuazione dell’art.17 che impegna le pubbliche amministrazioni a non appaltare servizi a quelle imprese non in regola con la legge 68/99; l’implementazione dei controlli; la realizzazione di un comitato tecnico che, come dice la legge, non sia luogo di incontro tra associazioni, ma nucleo di tecnici utili a risolvere situazioni complesse di inserimento; l’attuazione infine della legge regionale 27 del 2009 che istituisce percorsi di integrazione lavorativa più efficaci e facilita il matching tra domanda e offerta grazie all’istituzione di commissione mediche Asl appositamente dedicate al lavoro". In qualità di esperto di inserimento scolastico, Salvatore Nocera ha infine chiosato: "La legge 68/99 non viene rispettata. Il manifesto del Forum è un atto politico e va bene, ma anche la scuola deve essere inserita in questo percorso di riappropriazione del valore dell’inclusione: senza controlli, l’inserimento mirato non è possibile. Il manifesto diventi un accordo di programma, come già fatto per la scuola, che impegni dalla Regione alle province, dagli enti locali alle associazioni di rappresentanza". "Senza strumenti – ha concluso – non ci sono diritti, non esistono strade: l’accordo di programma può essere lo strumento di questo manifesto".
"Sosteremmo il Forum – ha infine chiuso gli interventi, Massimiliano Smeriglio, assessore al Lavoro e alla formazione Professionale della Provincia di Roma – come può farlo un’Istituzione e spero lo facciano anche Comune e Regione. Benché sempre disponibili come Provincia al confronto, siamo andati avanti da soli con le politiche attive del lavoro tenendo conto soprattutto delle ragioni dei più deboli". "La sintesi di questi anni – ha infine sottolineato Smeriglio – è positiva in questo campo: la Provincia ha fatto la sua parte, ma non sono tempi normali i nostri. L’attacco al welfare, alla sanità, alla pubblica Amministrazione, al lavoro è fonte di preoccupazione quotidiana. Teniamo il timone dritto, dunque, ma rendiamoci anche lucidamente conto che il mare si sta asciugando. Il Forum dunque deve avere sostanza nei rapporto di forza, ma anche sul piano culturale e dei contenuti. Non solo uno strumento tecnico e normativo, ma anche il luogo di intellettuali, giornalisti e uomini di scienza perché la domanda che ci deve guidare è: che Italia abbiamo in mente fra 10-15 anni?".
Fonte: Superabile.it
07/07/2012