Così il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, a margine della cerimonia per l’Anno internazionale delle Cooperative proclamato dall’Onu. "Mi pare che sia un esempio unitario molto eloquente"
ROMA – "Le cooperative hanno dato prova di grande serietà saldando la loro collaborazione e creando un’alleanza che rappresenta il superamento di qualsiasi concorrenzialità per non dire contrapposizione del passato". Così il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, a margine della cerimonia per l’Anno internazionale delle Cooperative proclamato dall’Onu, tenutasi ieri a Roma. "Mi pare che sia un esempio unitario molto eloquente – ha aggiunto Napolitano – e hanno messo molto l’accento sul valore fondamentale della solidarietà e dell’equità che certalmente deve valere ancora di più nel mondo economico e nella sfera delle attività economiche".
Fiducia di utenti e consumatori, legame con il territorio, qualità dei prodotti e servizi offerti e coinvolgimento delle risorse umane. È questo l’identikit della cooperativa modello tracciato dai risultati del Primo rapporto sulla cooperazione in Italia realizzato dal Censis per l’Alleanza delle Cooperative Italiane anticipato nel corso della cerimonia per l’Anno internazionale delle Cooperative in corso presso il Parco della musica a Roma, alla presenza del Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano. Tra i fattori di competitività indicati dalle cooperative, al primo posto c’è la fiducia tra i propri utenti, la indicano il 64% delle risposte, assieme al forte radicamento sul territorio (48,5%). "Seguono la capacità di offrire prodotti e servizi di elevata qualità (35,5%) – spiega il Censis – e poter fare affidamento su risorse umane eccellenti (32,8%) il cui coinvolgimento nella gestione dell’impresa porta fidelizzazione e migliora la produttività".
Un "arcipelago" di piccole, medie e grandi realtà, spiega il Censis, che opera con successo in diversi settori dell’economia del Paese. Nonostante gran parte delle cooperative ha volumi economici con fatturati inferiori a 50 mila euro, sono il 32,8%, e il 68,7% ha meno di dieci occupati, non mancano le realtà che producono fatturati consistenti. "Sono il 16,1% le cooperative che superano il milione di fatturato e che generano da sole il 66,7% dell’occupazione del sistema. Tra queste vi è un 1,9% che presenta un fatturato superiore ai 10 milioni di euro, e che contribuisce da solo al 32,9% dell’occupazione". Per quanto riguarda la distribuzione territoriale, invece, la cooperazione risulta diffusa in modo più capillare al Sud rispetto al Centro Nord, per via del rilevante ruolo nel settore agricolo e edile. "A fronte di una media di 12,3 cooperative ogni 10mila abitanti a livello nazionale, al Sud il dato sale a 16,3 contro 10,5 per il Nord Ovest, 9,9 nel Nord Est e 9,6 per il Centro". Guardando l’impatto occupazionale, il quadro nazionale però risulta ribaltato, diventando rilevante nel Nord Est, dove contribuisce per il 9,4% all’occupazione generata dal sistema imprese, mentre al Sud la percentuale è del 7,6%, al Centro del 6,8% e al Nord Ovest del 6,2%. Il picco in Emilia, dove l’impatto occupazionale raggiunge il 13,4%.
Fonte: Superabile.it
09/07/2012