Disabili e barriere. A Oltrisarco si lavora per eliminarne 60

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SAVONA – Nei giorni scorsi, l’ASL savonese aveva inviato una lettera a tutti i pazienti disabili del Distretto Socio Sanitario albenganese ai quali l’azienda sanitaria ha concesso in comodato d’uso gratuito sedie a rotelle e scooter azionati da motori elettrici, per informarli dell’obbligo di stipulare una copertura assicurativa necessaria a garantire lo Stato da eventuali azioni risarcitorie da parte di persone o aziende danneggiate da possibili incidenti causati dalle moto-carrozzine. «Si rammenta che, nel caso di mancato adempimento a quanto richiesto, il presidio verrà temporaneamente ritirato e sostituito con una carrozzina manovrabile da un accompagnatore» avevano minacciato, nero su bianco, dall’Ufficio legale dell’ASL savonese.

Sulla vicenda, proprio per un evidente profilo di illegittimità, era stato subito richiesto dall’Assessorato alle Politiche Sociali di Albenga un parere al Ministero della Sanità, che, ieri sera, con una nota, ha comunicato all’Amministrazione Comunale ingauna quanto segue: “Il provvedimento ministeriale che regolamenta, nell’ambito del Servizio Sanitario Nazionale, l’erogazione dei dispositivi e degli ausili tecnici, tra cui le carrozzine a movimentazione elettrica (d.m. 332/1999), prevede, in via ordinaria, che tali ausili siano prescritti da un medico specialista, appositamente autorizzati e successivamente forniti dalla Asl di residenza dello stesso e assegnati in proprietà agli assistiti. Viceversa, l’adozione del comodato d’uso gratuito come formula di fornitura lascia invariato il titolo di proprietà dell’ausilio in capo alla Asl, con conseguenti possibili profili di responsabilità per eventuali danni provocati a terzi. La richiesta agli assistiti destinatari della cessione dell’ausilio di sottoscrivere una polizza di assicurazione a titolo individuale potrebbe originare proprio dalla volontà di tutelare l’Asl dal rischio di eventi come quello che è stato segnalato dall’articolo di stampa allegato alla nota. La scelta della Asl di avvalersi della facoltà prevista dalla norma citata “allo scopo di conseguire economie di gestione” non può tradursi in un onere imposto agli assistiti, cui il Servizio sanitario nazionale deve garantire la fornitura degli ausili a titolo gratuito. Né si può condividere la soluzione proposta che prevede, in caso di rifiuto dell’utente, la prospettiva, di certo non legittima, di ritiro dell’ausilio fornito. È opinione della scrivente Direzione generale del Ministero della Sanità che tale comportamento non sia supportato da previsioni normative, oltre ché censurabile in base ai principi ispiratori del Servizio sanitario nazionale e comunque poco rispettoso nei confronti degli assistiti con disabilità”, conclude la nota del Ministero.

Così commenta la questione l’Assessore di Albenga Eraldo Ciangherotti: “Dopo il parere del Ministero, chiedo alla Direzione ASL savonese di “ritirare” immediatamente il provvedimento comunicato, a mezzo lettera, a tutti i disabili ed esecutivo già dal 12 luglio pv, senza più minacciare il ritiro del mezzo in caso di mancata assicurazione entro trenta giorni, perché questa misura, oltre che illegittima, sarebbe una crudele prepotenza contro una determinata fascia di persone, i disabili, da proteggere ed aiutare e non da punire con restrizioni ai limiti della dignità umana”. Ciangherotti poi chiama in causa il Direttore dell’ASL savonese Flavio Neirotti: “Per tutelare sia l’amministrazione della Asl, sia soggetti terzi eventualmente coinvolti in incidenti derivanti dall’uso degli ausili, perché non prevedere una clausola ad hoc, nel contratto di comodato, da sottoscrivere specificamente da parte del comodatario disabile, con la quale si dichiari il comodante sollevato da eventuali danni causati a terzi dall’uso improprio dell’ausilio medesimo? Attendiamo al riguardo la risposta della Direzione Sanitaria dell’ASL savonese”, conclude Ciangherotti.

Fonte: Disablog.it

10/07/2012