Prepensionamento, il Coordinamento famiglie disabili gravi e gravissimi scrive al Senato

Prepensionamento, il Coordinamento famiglie disabili gravi e gravissimi scrive al Senato

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LA PROPOSTA. “Prestare più attenzione ai disabili ed eliminare tutte le barriere architettoniche, è un dovere di qualsiasi società civile. I diversamente abili non sono solo limitati a causa del traffico e delle soste abusive ma possono riscontrare difficoltà anche nelle più semplici operazioni di vita quotidiana, come attraversare una strada, utilizzare un servizio igienico pubblico, telefonare da una cabina o imbucare una lettera, questo perché o mancano gli scivoli o gli avvisatori acustici o la cassetta della posta è posizionata troppo in alto.

Secondo il Partito Pensionati i disabili devono avere il pieno diritto di muoversi agevolmente ovunque e anche le leggi più belle per garantire questo diritto, sarebbero perfettamente inutili se poi non vi fosse la concreta applicazione di quanto previsto. Tutti possono fare qualcosa, è importante che si parli del problema delle barriere architettoniche e dell’emarginazione che questo causa a tanti disabili, diventando protagonisti di una campagna “dei diritti” a sostegno di chi subisce quotidianamente torti e limitazioni.

Il Partito Pensionati invita tutti i cittadini a collaborare con le Istituzioni e segnalare al Sindaco del Comune interessato, eventuali presenze di barriere architettoniche, non solo per quanto concerne gli edifici pubblici ma anche per marciapiedi troppo alti e per tutto ciò che ostacola la piena possibilità di mobilità da parte del cittadino disabile, inclusa la fruizione di tutti i servizi e, in primo luogo, quello dell’utilizzo dei mezzi pubblici, ed eventualmente corredare la segnalazione con delle foto. È importante che la società civile abbia un forte scatto di solidarietà e un positivo senso di giustizia, per garantire un diritto a dei cittadini che, quotidianamente, devono affrontare ostacoli e difficoltà per la fruizione di quanto normalmente riconosciuto a tutti i cittadini in materia di mobilità e accesso in luoghi pubblici, di ritrovo o di altro genere.”

di Luigi Ferone

Fonte: Messaggero Veneto

23/07/2012