PESCARA La protesta dei 110 disabili rimasti senza assistenza scolastica specialistica si allarga a Montesilvano e coinvolge anche l’associazione Carrozzine determinate guidata da Claudio Ferrante.
La rabbia per il taglio delle ore _ dalle 11 settimanali per ogni utente nel 2011/2012 alle attuali 8 _ destinate agli studenti delle scuole superiori portatori di un handicap grave si aggiunge alla ferma convinzione che «questa è una battaglia di civiltà che combatteremo fianco a fianco», assicura Ferrante, già protagonista di una serie di proteste eclatanti per tentare di far valere i diritti dei diversamente abili di Pescara e provincia.
Oggi pomeriggio, i 47 educatori professionali che forniscono quei servizi in aggiunta al sostegno, accompagnati da un gruppo di genitori e da una delegazione di Montesilvano, si catapulteranno sotto al palazzo della Provincia. «Faremo sentire la nostra voce mentre la delibera sull’assistenza specialistica sarà discussa in Giunta», rimarca un’operatrice, «non ci fidiamo delle promesse, adesso vogliamo i fatti». Le rassicurazioni, per ora soltanto verbali, sono arrivate dal presidente Guerino Testa e dall’assessore alle Politiche sociali Valter Cozzi, che hanno promesso il recupero di ulteriori somme in bilancio e l’approvazione di una delibera urgente per ripristinare in toto l’assistenza specialistica già dall’inizio della prossima settimana. Nella nota congiunta Testa e Cozzi hanno attaccato a gamba tesa la Regione Abruzzo, colpevole di non aver pagato per anni il 50 per cento delle spese, e hanno sottolineato come con il taglio dei fondi dallo Stato sia diventato difficilissimo riconfermare gli stessi servizi dello scorso anno. «Mai avremmo pensato di far cadere la cosa così», si legge, «abbiamo onorato sempre i nostri impegni e siamo anche andati oltre perché abbiamo onorato gli impegni della Regione, che non ha mai coperto le somme a suo carico e si è limitata ad assicurare solo una percentuale minima. Proprio per questo la Provincia si è attivata per proporre un’azione legale nei confronti della Regione, a tutela non solo dei propri interessi ma anche degli studenti disabili, a cui va garantito il diritto allo studio». «Abbiamo confermato», concludono Testa e Cozzi, «tutti i posti di lavoro nel momento in cui i Comuni ci hanno riconsegnato i servizi e ci siamo preoccupati di riconoscere la qualifica agli operatori. Non ci stiamo, quindi, a passare per coloro che penalizzano l’utenza disabile». L’arcano sarà sciolto oggi. Intanto, pur sottolineando «la sensibilità e la disponibilità» dell’assessore Cozzi, il presidente dell’associazione Carrozzine determinate Ferrante fa notare come «i disservizi e la burocrazia delle istituzioni non possono ricadere sulle persone con disabilità», poiché «il diritto soggettivo di ciascun alunno a stare bene a scuola e a ricevere l’adeguata assistenza, se disabile, vince sui tagli». Ferrante cita una sentenza del Tar della Toscana, che stabilisce che la situazione degli alunni portatori di handicap «non può essere compressa in dipendenza di carenze organiche del personale scolastico o di esigenze di bilancio». «Oggi molti genitori che possono permetterselo economicamente», ammonisce Ferrante, «devono rivolgersi al Tar. Ma in un paese civile e democratico è normale tutto ciò?». Ylenia Gifuni
Fonte: Il Centro.it
24/11/2012