Victoria Oruwari, originaria dalla Nigeria, vive a Londra ed è cieca. "Con la musica posso portare in giro il mio nome, in modo che la gente possa credere sempre più nelle persone disabili…". E’ ospite del Festival di Carpi
CARPI – Victoria Oruwari, soprano, viene da Londra, dove insegna canto e si esibisce come professionista. "Con la musica posso portare in giro il mio nome, in modo che la gente possa credere sempre più nelle persone disabili…". La sua storia arriva da lontano, e ha inizio in Nigeria, dove è nata e cresciuta. Quando era molto piccola, amava dipingere. "Poi mi sono ammalata di cataratta. Ho tentato diverse operazioni, ma non sono servite a nulla. Ho provato anche ad andare a New York, ma anche lì le cure non hanno funzionato, e così sono diventata cieca. Non potevo più dedicarmi alla pittura, ma avevo bisogno di esprimere la mia creatività in qualche modo. È da quel momento che ho iniziato a cantare".
Quando aveva 7 anni, alle scuole elementari, la maestra ha sentito la sua voce e le ha consigliato di cominciare a cantare da professionista. "Non posso dirti quanti anni ho ora: per questo tipo di carriera bisogna essere sempre giovani, altrimenti si perdono punti", spiega ridendo. Il successo è arrivato subito: Victoria era ospite di diversi eventi sociali e per beneficienza. Le piaceva cantare musica patriottica, tipica del suo paese, e anche il genere gospel. "Una volta ho persino cantato alla presenza del presidente della Nigeria", racconta orgogliosa.
Arrivata alle scuole superiori, ha dovuto smettere per concentrarsi sullo studio. Poi, a 18 anni, è emigrata in Gran Bretagna. "E’ stato lì che ho ripreso la mia passione per il canto. Mi sono iscritta al Trinity College, un conservatorio di Londra, e così ho perfezionato la tecnica, indirizzandomi verso la musica classica. Avevo il desiderio di cantare questo genere musicale da quando, a 4 anni, ho visto "La bella addormentata nel bosco" della Disney. In quel film, la voce della principessa era sublime: volevo cantare come lei".
Oggi Victoria è un’assidua concertista: si cimenta soprattutto nell’opera lirica, ma anche nella musica jazz e nel folk tradizionale. Ha calpestato palchi importanti, come ad esempio Kensigton Palace, alla presenza della duchessa di Gloucester. Ma non è tutto: "Sono anche autrice, amo molto scrivere canzoni: in particolare, pezzi di teatro musicale in chiave pop. Per il futuro, vorrei che qualche casa discografica mi notasse e credesse in me, facendomi pubblicare un disco tutto mio. Vorrei però anche ricominciare a dipingere: ho scoperto che esistono molti pittori non vedenti, e io mi ricordo ancora bene i colori".
Fonte: Superabile.it
10/05/2013
