“Loro non ci hanno mai rispettato in questi 5 anni”. Parola di Pio Rapagnà del movimento Mia Casa, che questa mattina insieme ai sindacati ha protestato davanti alla sede del consiglio regionale contro i tagli al sociale.
Tagli che, inevitabilmente, andranno a incidere anche sulla qualità della vita dei disabili, che hanno indetto questa mobilitazione tramite l’Associazione Carrozzine Determinate Abruzzo.
L’obiettivo è quello di bloccare i lavori del consiglio regionale, per sensibilizzare lo stesso alle tematiche della vita indipendente e della dignità che deve essere garantita ai diversamente abili.
Gli striscioni esposti questa mattina erano eloquenti: tra questi, un più che eloquente “Figli di un Dio minore”. Non sono passate inosservate anche le carrozzine con su scritto “Per colpa vostra non posso essere qui: prigioniero in casa. Violati i diritti umani”.
Un modo per far sentire la propria voce sulle barriere architettoniche che impediscono appunto ai disabili di vivere come vorrebbero; non a caso, il presidente di Carrozzine Determinate, Claudio Ferrante, si è spesso presentato con una divisa da carcerato per ribadire questo concetto.
Tutte istanze più che legittime, per le quali ora si attende una risposta da parte delle istituzioni.
Fonte: Abruzzonews.it
17/09/2013