Copenaghen, 11 giu. – L’esercizio fisico quotidiano puo’ migliorare notevolmente le condizioni di vita dei malati di artite reumatoide (400.000 solo in Italia) e liberarli parzialmente dalla ’schiavitu’ dei farmaci corticosteroidi e antinfiammatori. Uno studio portoghese, presentato oggi al congresso annuale sulle malattie reumatiche Eular, a Copenaghen, dimostra che l’esercizio fisico e’ un vero toccasana per i pazienti: non solo riduce la necessita’ di medicinali, ma anche i livelli di depressione e ansia di cui molti malati inevitabilmente soffrono. Un programma di tre mesi, composto da moderati esercizi aerobici e di potenziamento e condotto per 50-60 minuti per tre volte a settimana, ha dimostrato di essere vantaggioso per il benessere psicofisico dei malati ma soprattutto per stabilizzare la progressione della malattia. In particolare, i ricercatori portoghesi hanno riscontrato un 33 per cento di miglioramento nella disabilita’ fisica, con progressi significativi nella capacita’ di mangiare, vestirsi e camminare da soli. Inoltre, il 62 per cento dei pazienti ha riferito di una riduzione della necessita’ di assunzione giornaliera di corticosteroidi, da una media di 5.3mg al giorno a 3.1mg. E il 32 per cento ha addirittura interrotto del tutto l’assunzione dei farmaci antinfiammatori non steroidi.
Lo studio registra anche un miglioramento del 40 per cento di ansia e depressione. “Quando le articolazioni sono rigide e doloranti”, ha spiegato Miguel Sousa del Instituto Portugues de Reumatologia di Lisbona, che ha guidato la ricerca, “l’esercizio fisico potrebbe sembrare un’indicazione sbagliata per i malati. Tuttavia, il nostro studio ha dimostrato che il regolare e controllato lavoro aerobico moderato insieme a esercizi di rafforzamento puo’ essere estremamente vantaggioso per la salute fisica e mentale dei pazienti, con un corrispondente effetto sulla qualita’ della vita”.
Fonte: disabili-oggi.it
20/06/2009