(AGI) – Trieste, 20 ott. – Nel mondo vi sono 650 milioni di persone disabili, di cui 65 nell’Unione europea. Per essi ostacoli, barriere, discriminazioni sono una realta’ quotidiana: in Italia, il tasso di disoccupazione tra i disabili raggiunge il 75 per cento e tra gli occupati uno su tre e’ donna. Su 2.400 stazioni ferroviarie, appena 240 sono accessibili. Per non parlare degli autobus o delle metropolitane, che rappresentano un fortissimo ostacolo alla liberta’ di movimento.
Questi sono alcuni dei dati emersi a Trieste nel corso di un convegno, organizzato dalla Consulta regionale delle Associazioni dei disabili in collaborazione con F.I.S.H., Federazione italiana per il superamento dell’handicap, nel corso del quale Giampiero Griffo, membro dell’esecutivo mondiale di DPI – Disabled Peoples’ International – ha illustrato i contenuti della convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilita’, legge internazionale vincolante per tutti gli Stati firmatari (66 finora), entrata in vigore il 3 maggio 2008.
Come ha sottolineato Griffo, si passa dal cercare “una risposta ai bisogni al riconoscimento dei diritti”, un percorso che negli anni “e’ iniziato con il concetto di inserimento, poi sostituito da quello di integrazione e che con la Convenzione introduce l’immagine dell’inclusione, che significa piena partecipazione delle persone disabili alla vita sociale, loro coinvolgimento nelle scelte che li riguardano, nella logica del niente su di noi, senza di noi”.
Fonte: SordiOnLine.it
21/10/09