L’allarme del Movimento in difesa cittadino. Per il presidente Longo, nei prossimi due anni c’è in previsione un "abbattimento degli sgravi fiscali delle famiglie e in molti si troveranno in condizione di rigettare in nero le assistenti familiari"
ROMA – I tagli alle agevolazioni fiscali e assistenziali previsti per il 2013 e il 2014 dalla manovra approvata la scorsa settimana, rischiano di far esplodere il fenomeno delle badanti pagate in nero. L’allarme è stato lanciato da Antonio Longo, presidente del Movimento difesa del cittadino, nel corso della presentazione della ricerca "Badanti informate famiglie protette". Secondo Longo per i prossimi due anni c’è in previsione un "abbattimento degli sgravi fiscali delle famiglie e quando questo andrà a regime in molti si troveranno in condizione di rigettare in nero le assistenti familiari".
Un rischio condiviso anche da Atonia Paoluzzi presidente di Api-Colf. "Il fenomeno delle badanti incrocia molto il mondo della fragilità e della povertà. Prima avere un aiuto in casa era un privilegio di pochi, oggi è una necessità di molti, che però a volte non se lo possono permettere – ha detto -. La deriva privatistica della povertà è un problema. Assumere una donna irregolarmente spesso sembra una cosa normale, dobbiamo invece contrastare in tutti i modi questo fenomeno". Non solo, ma secondo Paoluzzi c’è anche il "rischio di aggravare la spesa pubblica, perché le persone che non si riescono a seguire in casa vengono portate negli istituti di cura". Riccardo Comini di Adiconsum ha aggiunto che"si può uscire dalla crisi solo rigenerando i consumi, che sono alla base di un’economia equilibrata". Ma se avere una badante diventa un lusso le famiglie si trovano costrette a decidere "che la moglie o il marito rimangano a casa per risparmiare soldi". (ec)
Fonte: superabile.it
27/07/2011