Autismo, ecco le prime linee guida

Autismo, ecco le prime linee guida

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FERRARA. «Quando si parla di strutture accessibili, si pensa al letto rialzato e al bagno col maniglione per aggrapparsi. Stop. Eppure i disabili sono molto altro e come tutti hanno il diritto di andare in vacanza». Roberto Vitali ha 50 anni, è paraplegico da quando ne aveva 15 a causa di un incidente. È presidente e fondatore di Village for all, primo network con omonimo marchio di qualità che accoglie oltre 30 strutture ricettive tra Italia e Europa, con sede a Ferrara. Ed è soprattutto membro dell’apposita commissione ministeriale che ha elaborato, in 10 punti, il decalogo del turismo accessibile. E su una cosa non ha dubbi: «Se un luogo è fruibile da un disabile, lo sarà a maggior ragione da un normodotato». Inverte i ruoli Vitali. «I costruttori dovrebbero investire su questo mercato, a torto pensano con un’estetica ospedaliera. Se un edificio è a misura di handicap, con un suo design, è certamente a misura di bambino o anziano». A Ferrara capoluogo e provincia, secondo Vitali, le strutture ricettive sono adeguate. «Ma che i singoli alberghi o campeggi siano a norma puntualizza è il minimo sindacale. Quello che serve è una logica di sistema capace di promuovere la collaborazione tra operatori, enti e associazioni. Serve un’organizzazione complessiva che si traduca in informazione». Un disabile che viaggia, questo è il succo, non sta solo in hotel. Esce, si muove, necessita di mezzi. Un ragionamento che secondo l’assessore provinciale al Turismo, Davide Bellotti, non fa una grinza e ben si presta al territorio ferrarese grazie alla sinergia tra un pubblico «che deve puntare alla divulgazione del concetto di accoglienza» e un privato che «deve capire che il business c’è, perché si traduce in un aumento di presenze». Vitali sintetizza così: «Turismo accessibile significa stesso luogo, stesso prezzo, più clienti». E su questo segmento punta il Parco del Delta del Po, nella parte ferrarese della Valle di Fattibello. «Vorremmo realizzare una sorta di parco urbano sull’acqua anticipa la direttrice, Lucilla Previati accessibile per persone con ridotta capacità motoria, da sfruttare con la canoa o con piccole imbarcazioni». Un progetto (già candidato a finanziamenti europei) la cui realizzazione richiederebbe accosti nautici con scivolo e corrimano, adeguamento delle mappe e della segnaletica, creazione di appositi servizi igienici. Questo sul fronte degli interventi. Ma come afferma Vitali, «l’accessibilità non riguarda solo aspetti strutturali e infrastrutturali. Riguarda soprattutto la qualità dell’accoglienza, che non può prescindere chiude dalla sensibilità e dalla formazione delle competenze e delle professionalità di tecnici e operatori del turismo». (c.g.)

Fonte: Il Resto del Carlino

03/11/2011