Un’idea della Uildm per richiamare l’attenzione sulle barriere architettoniche. Domani Honsell salirà in carrozzina e farà un tragitto in centro assieme ad alcuni disabili.
UDINE. Udine è una città accessibile? Il sindaco proverà in prima persona cosa significa doversi muovere su una carrozzina. Assieme ad un gruppo di persone con disabilità domani alle 11 Furio Honsell, partendo dalla galleria Tina Modotti di via Valvason, percorrerà un breve tragitto nel cuore di Udine, «verificando direttamente l’accessibilità della città», come fa sapere una nota della Uildm udinese, che ha promosso l’iniziativa proprio «per richiamare l’attenzione sul tema delle barriere architettoniche». Il sindaco si è prestato volentieri alla prova, «per mettermi – spiega – dal punto di vista delle persone disabili». La domanda resta: Udine è una città accessibile? «Io – dice Honsell – ho sempre sostenuto che in realtà è l’ambiente che rende le persone disabili e non tanto la condizione dell’individuo. È un po’ il discorso della rivoluzione copernicana. Mi spiego: è l’ambiente che, se non strutturato in maniera accessibile, diventa un ostacolo per chiunque. Quando si abbattono le barriere architettoniche, si abbattono per tutti. Se c’è una rampa e una scala, tutti preferiscono la rampa. Quindi sono preziose le persone con disabilità motoria, perché ci aiutano a concepire una città che è poi migliore per tutti», conclude. Ma, ripetiamo, Udine è o no accessibile? «È una lotta continua per cercare di renderla sempre più accessibile – risponde Honsell -. Tutte le nuove costruzioni e i progetti sono fatti secondo i principi di accessibilità. Così, anche tutte le volte che ristrutturiamo i marciapiedi mettendo le rampe o quando facciamo le plotte tattiloplantari per i non vedenti. Ma è chiaro che ci sono tanti aspetti non accessibili: tipicamente, le case. Ce ne sono molte, vecchie, senza ascensore, in cui gli anziani sono come agli "arresti domiciliari", fra virgolette, perché non possono uscire o lo fanno con grandissima fatica. Pian pianino, comunque, si cerca di migliorare». Il sindaco che voto darebbe in accessibilità a Udine? «Credo che sarebbe arrogante dire che siamo sufficienti, ma dire che siamo molto insufficienti sarebbe ingiusto. Dovendo dare un voto, direi un 5/6».
di Camilla De Mori
Fonte: Il Gazzettino
03/11/2011