Il Forum ha affidato a un gruppo di esperti, coordinati da Cristiano Gori, l’analisi della delega assistenziale. Un documento critico che smonta gli obiettivi della legge. "Riduce gli interventi per la non autosufficienza (anziani e disabilità) a sostegno dei meno abbienti invece di riconoscerli come diritti di tutti i cittadini".
ROMA – Il Forum nazionale del Terzo Settore segue "con attenzione e preoccupazione" gli avvenimenti della politica nazionale riguardanti il welfare, in particolare la delega assistenziale. Un’attenzione che ha spinto il Forum a chiedere a un gruppo di esperti, coordinati dal professor Cristiano Gori (docente di politica sociale all’Università Cattolica, consulente scientifico dell’Irs e visiting senior fellow presso la London School of Economics a Londra), di condurre un esame del possibile impatto della delega assistenziale su popolazione, spesa pubblica e welfare, utilizzando i dati empirici disponibili e guardando all’esperienza internazionale. Ne è scaturito un documento interessante che il Forum ha presentato a Roma, nel corso di una conferenza nella sala stampa della Camera dei deputati. Titolo: "L’impatto della legge delega fiscale e assistenziale sul nostro welfare e sulla vita dei cittadini". L’analisi è supportata da dati particolarmente rilevanti, che smentiscono i pretesi obiettivi della legge delega di riforma fiscale e assistenziale, tutt’ora in discussione alla Camera. "Cancellate quella delega". Sulla base delle analisi compiute, dunque, il Forum Terzo settore chiede di cancellare la delega di riforma del settore socio-assistenziale. "La gran parte dei suoi contenuti sono, infatti, da giudicare negativamente – si evidenzia – mentre le indicazioni di carattere positivo sono formulate in modo troppo confuso per poter essere utilmente tradotte in pratica". Nello specifico, secondo l’analisi condotta dal gruppo di esperti coinvolti dal Forum, la delega: riduce gli interventi per la non autosufficienza (anziani e disabilità) a sostegno dei meno abbienti invece di riconoscerli come diritti di tutti i cittadini; rinuncia a una strategia nazionale contro la povertà; non contiene alcun miglioramento di rilievo del sistema di welfare; si basa su considerazioni astratte e teoriche; non è conforme alla Costituzione. Inoltre, per il Forum l’attuazione della delega "richiederebbe un ampio quanto inutile sforzo a tutti i soggetti operanti nel welfare". E, anzi, "sbaglia nel voler ricavare risparmi dalle politiche sociali, già oggi fortemente sottofinanziate" e "anche nelle sue applicazioni estreme, produce risparmi esigui". Il gruppo di lavoro, oltre a Cristiano Gori, comprendeva anche Maria Flavia Ambrosanio, Paolo Balduzzi, Carlos Chiatti, Carlo Giacobini, Mirko Di Rosa, Stefania Gabriele, Annalisa Gualdani, Ilaria Madama, Francesca Paini, Laura Pelliccia, Paolo Pezzana, Franco Pesaresi e Giulio Sensi. (da.iac)
Fonte: SuperAbile.it
11/11/2011